
ROMA – La villa romana di Messalina รจ riaffiorata al Pincio, proprio nel parco di Villa Medici a Roma. Una villa del I secolo dopo Cristoย conย arredi e decori in stile egiziano, mosaici, statue e un vasto sistema di giardini, fontane e ninfei.
La residenza imperiale di Messalina, moglie di Claudio, rappresenta una scoperta eccezionale. Fino ad oggi la villa era stata solo descritta dalle fonti storiche, ma ora dal nulla torna a far splendere la storia di questa imperatrice. Messalina, donna bellissima e dissoluta, amante del sesso e del potere, che fu sottoposta a “damnatio memoriae“, eliminata dai documenti storici e dai monumenti nonostante fosse una dei rappresentati della gens Iulia, famiglia dell’imperatore Augusto.
Laura Larcan sul Messaggero racconta che Messalina, pur di avere quella villa, fece uccidere il suo proprietario, il console Valerio Asiatico, promotore della congiura contro l’imperatore Caligola:
“Qui, perรฒ, Messalina vi trovรฒ la morte col suo amante Silio, per mano del liberto Narciso inviato dallo stesso Claudio per vendetta. Ebbene, la sfarzosa residenza ha ora le sue prove archeologiche. Quelle riemerse dagli scavi avviati negli ultimi tre anni a Villa Medici, seguiti dalla Soprintendenza ai beni archeologici in sinergia con lโAccademia di Francia e la Sapienza, nellโambito di lavori per ricavare locali di servizio dietro la cinquecentesca Falegnameria, che hanno riportato alla luce le strutture della residenza, ma soprattutto gli apparati decorativi dei suoi ambienti, databili alla prima metร del I secolo dopo Cristo (entro massimo il 50 d.C.)”.
A colpire sono soprattutto le decorazioni, che richiamano l’arte egizia:
“A sorprendere gli archeologi รจ la decorazione pittorica che molto spesso appare ispirata a quella sorta di โEgittomaniaโ: ยซLanciata dallโarrivo di Cleopatra a Roma al seguito di Giulio Cesare – avverte la Fortini – La moda di citare miti, stili, vezzi dellโantico Egitto che in etร augustea imperava, con lโรฉlite romana che gareggiava a farne sfoggio nelle proprie residenzeยป.
Spiccano frammenti di faience egizia, quella tipica ceramica rivestita di pasta vitrea, probabilmente uscita dal laboratorio di un artigiano egizio impiantatosi a Roma. Una raffinatezza di motivi, che risente del gusto stilistico dellโepopea di Augusto. ยซSono immagini tipiche dellโetร augustea, che decorano gli ambienti con visioni da giardino, ossia con partiture scenografiche che illusionisticamente aprono finti scenari sulle paretiยป, racconta Stella Falzone, studiosa de La Sapienza”.
La villa poi รจ caratterizzata da un vasto e complesso sistema di giardini, giochi d’acqua e ninfei:
“alimentati dallโacquedotto Vergine, che rendevano uno spettacolo sublime questa residenza, divenuta di demanio imperiale sotto Claudio (o meglio, con Messalina). ยซStimiamo che lโattuale estensione di Villa Medici, ricalchi in parte la residenza imperialeยป, avverte la Fortini. Non a caso unโaltra speciale sorpresa รจ emersa durante i recenti lavori di restyling della biblioteca Hertziana di via Gregoriana.
Dai sotterranei, pochi giorni fa, gli archeologi Giulio Fratini e Francesco Moricone hanno rinvenuto una testa di Agrippina maggiore, insieme ad una testa di Musa. Tesori che riaffiorano dagli interri che avevano occultato un ninfeo, capolavoro architettonico della vasta residenza imperiale di Messalina che si estendeva fino a questa area. Rivestito di mosaici, sfoggiava un corteo di statue-ritratto della dinastia Giulio-Claudia. Dove spiccava appunto Agrippina, capostipite della famiglia, e madre del folle Caligola”.
