PARIGI, 25 AGO – L'artista italiano Michelangelo Pistoletto, tra le figure piu' importanti dell'arte povera, sara' l'invitato d'onore, in veste di direttore artistico, della Biennale 'Evento' di Bordeaux, nell'ovest della Francia, dove realizzera' una serie di progetti.
''A Bordeaux e' essenziale rafforzare la concertazione tra cittadini e organizzazioni pubbliche – dice Pistoletto, 78 anni, al quotidiano Le Monde, che gli dedica un'intervista con richiamo in prima pagina – Bisogna dare a tutte queste minoranze che formano la maggioranza la possibilita' di essere ascoltate. Bisogna fare comprendere che la diversita' dell'immigrazione, che qui e' un grande problema, puo' essere considerata come una risorsa in quanto espressione di una nuova economia''.
Secondo l'artista, nato a Biella, luogo in cui ha fondato nel 1996 'Cittadellarte', un centro di scambio tra artisti , ricercatori, scrittori e scienziati, ''queste comunita' hanno bisogno di aiuti sul piano economico ma anche psicologico. Si tratta di ridare loro forza e coraggio''.
Pistoletto spiega che il suo progetto non significa un fallimento delle politiche locali: ''I politici non sono altro che i rappresentanti del popolo e hanno l'immensa responsabilita' di fornire quello che chiede. Ma come si puo' esigere qualcosa quando non si hanno i mezzi? – si chiede – Sembra quasi una fatalita' che la politica vada sempre nella direzione opposta di quella della societa'. Ecco perche' i politici hanno bisogno di essere aiutati da persone libere e responsabili. L'arte puo' dare una mano alla politica e la politica all'arte. Il cambiamento e' gia' in atto e si realizzera' presto''.
''Ho sempre un'idea che mi sta a cuore – conclude Pistoletto -l'arte puo' cambiare il mondo o almeno aiutarlo a essere migliore. Se l'arte non serve a niente allora la vita non serve a niente''.