CARMIGNANO (PRATO) – E' morto a Carmignano, l'artista Alberto Moretti, 90 anni, uno dei maggiori esponenti del movimento dedicatosi all'astratto informale. Oggi nel paese vicino a Prato si sono tenuti i funerali.
Moretti e' nato a Carmignano nel 1922 dove ha vissuto fino al 1956. Come artista esordisce negli anni '40 con disegni e dipinti figurativi che richiamano l'espressionismo, in particolare l'esperienza dei Fauve, oltre che quadri d'ispirazione sociale. In quel periodo frequenta le Giubbe Rosse a Firenze, dove incontra numerosi artisti e letterati tra cui Rosai, Gadda, Landolfi, Luzi, Ungaretti.
Dal 1946 la ricerca pittorica di Moretti volge all'astrazione geometrica, realizzando dipinti astratti ispirati al paesaggio e alla natura. Alla fine degli anni '40 attua un'ulteriore riduzione pittorica, condensata in segni astratti e forme geometriche che danno vita a quadri tuttora inediti. Nel 1949 partecipa alla III Mostra internazionale Arte d'Oggi a Palazzo Strozzi.
Dal 1951 la ricerca artistica di Moretti si orienta verso esperienze informali ed espone alla Galleria Numero (1951) le sue prime opere astratto-informali. Realizza la serie delle Carte abissali(1951-1952), dipinti su carta che precorrono le successive esperienze pittoriche materico-gestuali. Durante il soggiorno a Parigi del 1953, Moretti esporra' in una mostra personale alla Galerie Arnaud (1952), oltre a frequentare le gallerie Denise René e De Baume. Dal 1959 sperimenta opere di sintesi tra informale e New Dada ('assemblages'), mentre dagli anni '60 la sua ricerca si volge in direzione di una Nuova Figurazione e della Pop Art con nuovi dipinti e collage.
Nel 1972 fonda a Firenze la storica Galleria Schema. Con 'Ideologia come Techne' (1978) e con l'installazione alla Biennale di Venezia del 1978 il lavoro di Moretti si evolve fino alle implicazioni politico-sociologiche della ricerca-diritto a un 'lavoro come arte' attestata anche da alcuni film. Nei primi anni '90 torna ad abitare nella natia Carmignano. Nel 1999 la Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze gli dedica un'importante mostra retrospettiva.
