MILANO – Gli anni della formazione di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio sono ricostruiti attraverso i dipinti che egli poté vedere tra Milano, dove nacque nel 1571 e Venezia, prima del suo trasferimento a Roma nel 1595-96, in una mostra curata da Vittorio Sgarbi, in programma nel Museo Diocesano dall’11 marzo al 3 luglio. E’ la prima volta che si può prendere in esame tutto il periodo della formazione di Caravaggio, perché solo recentemente sono stati ritrovati i documenti per stabilire la data del trasferimento dell’artista a Roma, dove si riteneva fosse arrivato alcuni anni prima.
Così si è cercato di ricostruire quali opere di grandi maestri ‘Gli occhi di Caravaggio’ (questo il titolo della mostra) potessero aver visto in quei primi anni. A Milano, mentre si formava nella bottega di Simone Pederzano, egli ammirò opere di Giovanni Agostino da Lodi, Callisto Piazza, Francesco Prata, Giovanni Ambrogio Figino, Giovanni Paolo Lomazzo, Fede Galizia, dei quali è in mostra una selezione di dipinti. A Venezia poi ammirò sicuramente il ‘San Giovanni Battista’, di Tiziano, ‘Caino e Abele’ e ‘La tentazione di Adamo ed Eva’ di Tintoretto, ‘Natività ’ di Lorenzo Lotto, pure presenti a Milano.
Tuttavia Caravaggio passò anche da Cremona (in mostra opere dei Campi e di Luca Cattapano), Bergamo (Giovan Battista Moroni) e Brescia (Il Moretto da Brescia e Gerolamo Savoldo). Sono infine esposte alcune opere di Caravaggio per poter fare gli opportuni confronti: la giovanile ‘Testa di Medusa’, dipinta su uno scudo, ed i successivi ‘Riposo durante la fuga in Egitto’, prestata dalla collezione Doria Pamphilj di Roma, e ‘Flagellazione di Cristo’ del Museo di Capodimonte.
