BERLINO – “Licenziamenti fatali per tutta Europa“. L’inaspettato assist a favore degli orchestrali e i coristi dell‘Opera di Roma arriva dai tre teatri lirici di Berlino: Staatsoper, Deutsche Oper e Komische Oper. In un comunicato congiunto i tre teatri tedeschi criticano il piano di licenziamenti appellandosi al sindaco e al sovrintendente affinché ci ripensino
I tre enti lirici affermano di avere appreso
“con sgomento dei piani dell’Opera di Roma di licenziare tutti i membri del coro e dell’orchestra e di esternalizzare in futuro il lavoro artistico del teatro”.
Il comunicato rappresenta la prima presa di posizione dei teatri dopo gli eventi di Roma. Anche se sollecitata a farlo, non si era pronunciata finora la Staatsoper, il cui direttore musicale è Daniel Barenboim, l’ex maestro scaligero che nel 2011 ricoprì proprio il ruolo che fu di Riccardo Muti, andato via da Milano nel 2005 e che oggi, stanco di scioperi e proteste, ha lasciato l’Opera di Roma.
“Rivolgiamo un appello pressante al sovrintendente e al sindaco di Roma a ripensare la decisione – prosegue il comunicato tedesco – L’arte ha bisogno di sicurezza, il suono inconfondibile di ogni grande coro e orchestra è il risultato di un lungo lavoro che può essere svolto solo in condizioni sociali sicure”.
Il licenziamento di tutto l’ensemble artistico di un teatro lirico del livello di Roma verso una finta autonomia,
“sarebbe a nostro avviso un segnale con effetto fatale ben al di là dell’Italia. Ci auguriamo fortemente – conclude il comunicato – che verranno trovate altre vie per dare finalmente all’Opera di Roma una base finanziaria sicura e preghiamo le persone coinvolte di ripensarci”.