ROMA – Il ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan ''al corrente di quanto avvenuto, ha disposto che al piu' presto siano trovati i finanziamenti necessari alla messa in sicurezza del tetto di Brera''. Lo annuncia il consigliere Franco Miracco. Che sottolinea l'urgenza ''di operare per il futuro rappresentato dalla Grande Brera''.
''Si sa che quando piove il vecchio tetto dell'antico Palazzo Brera non offre tutte le garanzie del caso. E cosi' accade che dal tetto scenda acqua sulla prestigiosissima Biblioteca Braidense o sulla magnifica Pinacoteca -dice Miracco -. Chi ha messo mano al tetto di Brera sul serio lo ha fatto, mi sembra, quando la Seconda guerra mondiale era finita da poco. Il resto e' storia di interventi d'urgenza, di rattoppi, quindi fino ad ora non c'e' mai stato un vero e proprio risanamento della copertura dell'antico edificio''.
''Cio' chiarito – prosegue il consigliere del ministro – va pur detto che chi ha la responsabilita' istituzionale di Brera e' amaramente consapevole di questo genere di rischi e pertanto l'allerta e' scattata immediatamente e nessuna opera conservata nella Pinacoteca e' stata danneggiata. Il ministro Galan, al corrente di quanto avvenuto, ha disposto che al piu' presto siano trovati i finanziamenti necessari alla messa in sicurezza del tetto di Brera''.
Da qui, conclude Miracco, ''l'unica riflessione utile e' la seguente: vengano definiti in tempi brevi struttura e finalita' del progetto noto come Grande Brera, al quale parteciperanno ovviamente il ministero per i Beni e le Attivita' culturali, il Comune di Milano e i privati che si dichiareranno disponibili ad affrontare un capitolo fondamentale della storia culturale di Milano, dell'Italia, dell'intero mondo della cultura. I primi passi in direzione della Grande Brera sono gia' stati avviati, ma ora, come ha ricordato piu' volte il ministro Galan, e' ormai maturo il tempo per consentire alle istituzioni pubbliche sia locali che nazionali e ai privati di portare a compimento l'obiettivo della Grande Brera''.
