ROMA,9 GIU- Il Consiglio Superiore dei beni culturali da' il via libera al programma da 105 milioni di euro per il rilancio di Pompei. Ma sulla decisione, salutata con slancio oggi dal ministro Galan ('da' il via libero al cammino annunciato durante la mia visita agli scavi'') e' gia' polemica. Con il preside della facolta' di architettura Luigi Vanvitelli di Napoli, Carmine Gambardella, che invita ad evitare sprechi e punta il dito sugli 8,2 milioni previsti per 'il piano della conoscenza, rivelando che il un lavoro di mappatura ''e' in gran parte gia' stato fatto''. E la Uil che annuncia esposti alla magistratura. Annunciato due mesi fa dal segretario generale del ministero, Roberto Cecchi dopo la prima visita del ministro nel sito campano, il piano da 105 mln e' articolato in cinque fasi di intervento che andranno avanti parallelamente fino a dicembre 2015.
Per curare il grande parco archeologico campano che si estende per 65 ettari, 45 dei quali scavati per un totale di 15 mila edifici (solo il 30 per cento dell'area scavata e' attualmente visitabile) secondo il cronoprogramma di investimenti approvato ieri (le risorse arrivano da fondi europeri Poin) si parte dal 'Piano della conoscenza', ovvero rilievi e verifiche accompagnate da un'indagine idrogeologica.
Il professor Gambardella, che e' anche presidente di Benecon (centro di competenza campano per i beni culturali) pero' e' scettico. Ricorda i 5,5 milioni di euro spesi sempre a Pompei per il Teatro Grande ''oggi inattivo'', con ''impianti e tecnologie che giacciono in loco in attesa di deterioriarsi''. E ribadisce quanto aveva gia' denunciato all'indomani del crollo della Schola Armaturarum, ovvero che una mappatura del sito e' in gran parte gia' stata fatta ''negli ultimi tre anni dal Benecon in collaborazione con la Guardia di Finanza e che sarebbe possibile completare a costo zero, con tecnologie uniche in Italia''. La Uil, che gia' ieri aveva chiesto a Galan di vigilare su questa parte del piano e di affidare gli i incarichi con gare pubbliche, si dice d'accordo ('troppi 8,2 milioni') e annuncia un esposto alla magistratura perche' faccia chiarezza.
Tant'e'. Dopo il 'piano della conoscenza', e' previsto che parta a ruota – molti progetti sono gia' in fase esecutiva – il 'Piano delle opere', ovvero gli interventi di restauro anche preventivo degli edifici. In questo caso la spesa prevista fino a tutto il 2015 e' di 85 milioni di euro. Programmato per la fine del 2012 l'avvio del 'Piano della fruizione e della comunicazione', che si prevede di completare entro il 2014 e che puntera' a rendere l'area degli scavi piu' accogliente per i visitatori con servizi e piu' puntuali informazioni per accompagnare passo passo i visitatori. Obiettivo anche aiutare il potenziamento delle presenze, attualmente in flessione con 2.3 milioni di visitatori nel 2010, 200 mila in meno rispetto al picco del 2007 (2.5 milioni).
Costo previsto 7 milioni di euro, 5 per l'adeguamento dei servizi al pubblico e 2 per promozione e comunicazione. Poco dopo il Piano della conoscenza dovrebbe partire invece il 'Piano della sicurezza', che prevede il potenziamento del sistema anti intrusione e che costera' 2 milioni di euro (700 mila per la telesorveglianza e 1,3 mln per la sicurezza degli impianti). I
nfine – ma partira' anche questo insieme al piano della conoscenza – il 'Piano di rafforzamento e capacity building', anch'esso da completare entro il 2014, con una spesa prevista di 2.8 milioni di euro. A Pompei ''l'emergenza non finira' mai'', fece notare Galan il giorno della sua visita nel parco campano. La cura pero' puo' cominciare.
