Tav, 44 siti archeologici scoperti dagli scavi del tratto Treviglio-Brescia

Tav, 44 siti archeologici scoperti dagli scavi del tratto Treviglio-Brescia

BERGAMO  – Gli scavi del tratto tra Treviglio e Brescia della Tav hanno portato alla scoperta di ben 44 siti archeologici. Tra questi anche la rara tomba di un guerriero longobardo, con la cassa di legno ancora integra, e molti reperti dell’età romana, protostorica e medievale. Un ricco bottino che per la Sovrintendenza ai beni culturali della Lombardia e per i cittadini rappresenta un tesoro di arte e cultura.

L’Eco di Bergamo scrive:

“Questa linea ferroviaria, ancora in costruzione da parte del Consorzio Cepav 2, attraversa tutta la pianura bergamasca costeggiando il tracciato dell’autostrada Brebemi-A35 che già aveva permesso il ritrovamento di numerose e preziose testimonianze archeologiche.

«Il fatto che queste due grandi infrastrutture viaggino parallele – sostiene Maria Fortunati, funzionario archeologo della Sovrintendenza e direttore degli scavi per l’età romana e medioevale – ha rappresentato un’eccezionale opportunità di conoscenza e di salvaguardia del paesaggio antico su vasta scala poiché ha consentito l’indagine archeologica diretta di una larga fascia di territorio»”.

 

Migliaia i reperti scoperti, ma la Sovrintendenza sarà costretta a scegliere solo una selezione da restaurare:

“Ovviamente si tratta solo di un «assaggio». Sono stati, infatti, migliaia i reperti scoperti nei 44 siti archeologici venuti alla luce lungo il tracciato della linea ad alta velocità fra Cassano d’Adda (Milano) e Antegnate. Uno dei più ricchi è la necropoli d’età romana, composta da 55 sepolture, scoperta a Masano, frazione di Caravaggio”.

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