BOLOGNA – Un atto dell'11 maggio 1521, con cui Marco Bernabei da Foligno affidava per l'apprendistato il figlio Alessandro a Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, celebre pittore (1477-1549) originario di Vercelli, attivo prevalentemente a Siena.
Il documento, rogato a Roma dal notaio Johannes Jacobus Bucca, e' stato recuperato grazie alla collaborazione di Paolo Rambaldi, titolare di uno studio bibliografico, che ha consegnato l'atto notarile al soprintendente archivistico per l'Emilia-Romagna, Stefano Vitali. E' una scoperta rilevante perché, come spiega il professor Romano Bartalini dell'università di Siena, uno dei maggiori studiosi del pittore, ''getta un fascio di luce molto significativa su uno periodi più oscuri del Sodoma, gli anni che vanno dal 1518 al 1524-25, sui quali finora le fonti tacevano ostinatamente''.
Il documento fa supporre che nel 1521 il pittore avesse a Roma la sua attivita', forse per il trasferimento di Sigismondo Chigi, suo maggiore committente e patrono fin dal primo decennio del secolo.