Blitz quotidiano vi propone oggi come articolo del giorno quello di Barbara Spinelli su Repubblica. Il titolo รจ “Battisti e la Francia, l’ignoranza militante”, un articolo alla luce del no del Brasile all’estradizione del terrorista Cesare Battisti ed i francesi che mai alzano la voce quando serve.
La lettera piรน difficile, piรน scabrosa, Bernard-Henri Lรฉvy avrebbe dovuta scriverla non al Presidente Lula ma, informandosi sulla storia italiana, al Presidente Napolitano. Non mi consta l’abbia fatto. Il gesto piรน difficile e scabroso sarebbe stato quello di visitare, oltre a Cesare Battisti, le sue vittime. Non mi consta abbia fatto neanche questo. Nรฉ che abbiano fatto cose simili Philippe Sollers, Daniel Pennac, Fred Vargas, e i tanti francesi che guardano all’Italia come a un paese di scimmie, privo di magistrati dignitosi: bellissimo e incivilissimo, diceva Stendhal.
I francesi in questione sono esteti e assai selettivi: contro la mafia o la cultura dell’illegalitร dilatata da Berlusconi, mai alzano la voce.
Usiamo la parola scabroso perchรฉ letteralmente deriva da scavare, cercare sotto la superficie. Con le sue dichiarazioni giubilanti e la lettera a Lula, Lรฉvy pensa d’aver pensato, chiude il ragionamento in un boccale come una pietanza che si riscalda di tanto in tanto. Non ha preso neppure una pala, per smuovere la terra alla maniera in cui Rilke, meditando il buio, “ascolta come la notte s’inconca e s’incava”. Danza sulla superficie, imbocca le vie piรน facili presumendole anticonformiste. Crede di cantare fuori da un coro. […]
