Blitz quotidiano propone oggi come articolo del giorno l’analisi di Federica Bianchi per l’Espresso, la quale scrive e racconta la storia di quelle donne che si battono per i diritti umani, contro i regimi e la repressione, spesso al prezzo della loro vita.
“Minute e anziane, e preparate. Giovani e indomite, e determinate. Per loro la vita è lotta. Contro governi che brandiscono la religione come arma di guerra per azzittirle e farne docili serve, e contro quelle società – dal Messico al Congo – che semplicemente ne umiliano il corpo e l’anima. Contro l’inetta giunta militare birmana (è il caso famoso di Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace, appena condannata ad altri 18 mesi di arresti domiciliari) e contro la più potente dittatura del mondo, la Cina. Non hanno paura. Combattono contro una diga in India perché “i dollari non sono commestibili” (l’attivista Medha Patkar), e in nome degli alberi portatori di pace in Kenya (il premio Nobel Wangaari Mathai). Osano indossare i pantaloni in Sudan. Rivendicare a costo della vita il diritto alla maternità in Zambia e in Cina. Cercano di guidare l’automobile o varcare il confine dell’Arabia Saudita non accompagnate da un uomo. I nemici sono sempre l’ingiustizia e la sopraffazione. […]