“E’ razzismo adottare un bianco?” di Lucetta Scaraffia su “Il Riformista”

La Cassazione ha stabilito che un genitore che vuole adottare un bambino non può sceglierne il colore della pelle, perché costituisce la prova della immaturità e della inadeguatezza della coppia candidata all’adozione. Ogni traccia di razzismo e magari anche solo di preferenza cromatica è stata cancellata. Ma voler adottare un bianco è davvero una questione di razzismo? Ne parla nel suo articolo su “Il Riformista” Lucetta Scaraffia: «Ma sono veramente razzisti – il peggior insulto che oggi possa venir fatto ad una persona – quei genitori che vorrebbero adottare un bambino e chiedono però di poterlo scegliere di “etnìa indoeuropea”, cioè per dirlo chiaro “bianco”? Nella loro richiesta è veramente implicita la svalutazione delle altre razze, la non accettazione nei confronti di chi è diverso?

Forse, i motivi possono essere più banali, ma meno negativi: adottare un figlio è un’esperienza comunque difficile e complessa, e probabilmente alcune coppie, forse anche valutando la reazione negativa dell’ambiente in cui vivono, preferiscono cercare una soluzione più facile. Forse, è vero, la loro capacità di accoglienza ha dei limiti, ma in certi casi rendersi conto dei limiti in anticipo, ed evitare così brutte esperienze anche ai bambini – ci sono anche le adozioni che non riescono!!! – può essere semplicemente una forma di prudente saggezza». []

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