«Dall’uno al quattro marzo il capo dello Stato sarà a Bruxelles per incontrare i vertici delle istituzioni comunitarie, della Nato, gli italiani in Belgio. L’Europa di oggi non è più quella anche solo di cinque anni fa, ma forse non è neppure quella di un solo anno fa. Un’Europa che sembra in sonno, guidata, per la poca strada che percorre, più da Parigi e Berlino che da Bruxelles», prosegue.
Cosa resta dei ventisette dunque con i vertici istituzionali deboli e l’euro in difficoltà?