Il New York Times di Jill, una donna al comando. Vittorio Zucconi su Repubblica

NEW YORK – Jill Abramson è il primo direttore donna del New York Times. In un articolo pubblicato su Repubblica, Vittorio Zucconi ha realizzato un ritratto della giornalista americana: dal gravissimo incidente che le spezzò entrambe le gambe nel 2008 alla poltrona più ambita dai giornalisti di tutto il mondo, Zucconi ha utilizzato la Abramson come metafora della tenacia femminile, riferita alle donne che tentano di imporsi in un mondo ancora “molto maschile e maschilista”.

“ERA il maggio del 2008 quando a New York Jill fu investita da un camion della spazzatura, a Manhattan. Quel camion le spezzò le gambe, ma non riuscì a fermarla. Tre anni esatti più tardi, Jill Abramson è salita al volante del più importante quotidiano del mondo, il New York Times, prima donna nella storia a occupare quella ambita poltrona.

La sua caduta e resurrezione, da quel gravissimo incidente fino alla direzione del giornale che nei propri 160 anni di esistenza mai aveva avuto una donna al volante è dunque la sfacciata e coraggiosa metafora della irresistibile ascesa delle donne ai vertici di una professione ancora molto maschile e maschilista.

Jill è la donna che nulla ha potuto fermare. Non l´ha stroncata la feroce competizione con gli altri aspiranti maschi per succedere al direttore Bill Keller. Non l´ha penalizzata la sua storia professionale priva di quell’esperienza internazionale che un tempo era d´obbligo per condurre la «Grey Lady», la signora in grigio come è soprannominato il Times di New York.” []

Published by
Alberto Francavilla