«Da tempo in Nigeria – scrive Rondoni – bande di musulmani armati fanno strage di cristiani nei villaggi. E viceversa. Innescando una violenza torbida e infinita. Una fame di orrore che si nutre di altro orrore. In nome di Allah, secondo un copione che va in scena in molti paesi, cercano e eliminano i cristiani. Che si difendono. Che contrattaccano. E allora si dice guerra di religione. Ma è tutto meno che di religione».
«È di sangue, di odio, di potere – prosegue – Guerra di empietà, bisogna chiamarla, non di religione. La più empia che ci sia. Che non risparmia i bambini, colpendoli nel nome di Dio. Uccidendo così i più indifesi quaggiù: i bambini, e Dio. E non risparmia le donne. E non fa distinzioni se non una sola grande distinzione: il tuo Dio è diverso dal mio».