“Quanta verità nelle menzogne dei romanzi”, Mario Vargas Llosa per Il Sole 24 Ore

Nlitz Quotidiano vi propone oggi come articolo del giorno quello del neo premio Nobel per la Letteratura Mario Vargas Llosa per Il Sole 24 Ore. Llosa spiega come nei romanzi ci siano molte, moltissime verità, non da tutti carpite e quindi etichettate come menzogne.

Fin da quando scrissi il mio primo racconto mi hanno domandato se quanto scrivevo «era vero». Sebbene le mie risposte soddisfino talvolta i curiosi, io mi ritrovo sempre, ogni volta che rispondo a questa domanda, con maggiore o minore sincerità, la sgradevole sensazione di aver detto qualcosa che non centra mai il bersaglio. Che i romanzi siano veri o falsi importa a certa gente quanto il fatto che siano belli o brutti, e molti lettori, consapevolmente o inconsapevolmente, fanno dipendere il secondo elemento dal primo. Gli inquisitori spagnoli, per esempio, proibirono che si pubblicassero o si importassero romanzi nelle colonie ispano-americane sostenendo che quei libri bizzarri e assurdi – ossia menzogneri – potevano essere dannosi alla salute spirituale degli indiani. Per questo motivo, gli ispano-americani lessero finzioni solo di contrabbando per trecento anni e il primo romanzo che, con questo nome, fu pubblicato nell’America spagnola apparve solo dopo l’indipendenza (in Messico, nel 1816). […]

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Alessandro Avico