
ROMA – Blitz quotidiano vi propone come articolo del giorno di domenica 7 settembre 2014, “Se il paese affoga in un’alluvione di parole” di Giovanni Valentini per Repubblica:
Tra le riforme โa ogni costoโ che ora il premier annuncia per salvare lโItalia dalla crisi economica e sociale, ce nโรจ una che merita la prioritร perchรฉ riguarda una questione di sopravvivenza: quella del territorio e dellโassetto idrogeologico.
Pioveย sul Gargano alla fine di unโassurda estate meteorologica e va in emergenza la Puglia, la regione piรน โtrendyโ per il nostro malandato turismo, lโunica fra quelle meridionali a registrare il โtutto esauritoโ in questa stagione delle vacanze. E insieme alle vittime, siamo costretti ancora una volta a contare anche i danni, materiali e dโimmagine, che la violenza della natura e lโincuria degli uomini infliggono in solido a questa terra, alla sua popolazione e indirettamente a tutto il Paese.
Basta, perรฒ, con lโalluvione delle parole. Con le denunce, gli allarmi, le lamentazioni, le promesse. La rovina della Penisola รจ sotto gli occhi di tutti ormai da troppo tempo. Finora sโรจ fatto troppo poco per prevenire, contenere, contrastare questo disastro annunciato. Ne conosciamo fin troppo bene anche le cause: dal riscaldamento del pianeta provocato dallโinquinamento atmosferico e dallโeffetto serra allโabbandono e al degrado dellโagricoltura; dalla manomissione continuata dei corsi dโacqua e delle coste alla cementificazione selvaggia e allโabusivismo. Ora bisogna finalmente intervenire. Dalle Alpi al Salento e alle Isole, lo Stivale รจ a rischio. Occorrono senzโaltro fondi, risorse economiche e finanziarie.
Ma รจ necessario anche organizzare un โesercito del lavoroโ, come auspicava giร lโeconomista Ernesto Rossi nel suo saggio intitolato โAbolire la miseriaโ, composto magari da giovani incaricati di questo servizio pubblico a supporto della Protezione civile; ovvero un โCorpo giovanile per la difesa del territorioโ, di cui parla una recente proposta di legge presentata dai deputati di Sel. Non a caso fu proprio questo โ come ama ricordare Giorgio Nebbia, un docente universitario e ambientalista particolarmente legato alla Puglia โ il primo obiettivo del presidente Roosevelt quando assunse nel 1933 la guida di unโAmerica afflitta dalla disoccupazione dopo la Grande crisi del โ29.
Per il Sud e per lโItalia intera, la difesa del suolo non รจ soltanto un impegno morale, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni. Nรฉ esclusivamente una spesa, seppure necessaria e irrinunciabile. ร un investimento sulla sicurezza, sul futuro, sulla vita collettiva, sul turismo e infine sullโoccupazione. E sappiamo tutti che, anche in campo ambientale, prevenire รจ meglio e assai meno costoso che curare.
ร da qui, dunque, che puรฒ iniziare la ripresa nazionale. Contro la rassegnazione che giustamente il presidente Renzi esorcizza. Contro i mali endemici del pessimismo e del disfattismo. LโItalia, distrutta dalla speculazionee dal degrado, va ricostruita a partire dalla sua Bellezza; dal suo patrimonio naturale; dal territorio e dal paesaggio.
