
ROMA – Blitz quotidiano vi propone come articolo del giorno di sabato 8 novembre 2014 “Via da Siracusa i sovrintendenti che non volevano il mega porto” di Gian Antonio Stella per Il Corriere della Sera:
Festa grande, brindisi e ยซurrah!ยป tra i cementieri di Siracusa. Ricordate Rosa Lanteri e gli altri due soprintendenti che si videro chiedere 100 milioni di danni, poi saliti a 423, per aver bloccato speculazioni in zone archeologiche? Li hanno rimossi. Via. Sciรฒ. La scusa: erano lรฌ da troppo tempo. Peccato che tutti e tre avessero unโanzianitร inferiore ai cinque anni. E che altri, dopo dieci o dodici, siano rimasti al loro posto.
Ma partiamo dallโinizio. Cioรจ dalla decisione dei tre funzionari della Soprintendenza Rosa Lanteri (beni archeologici) Alessandra Trigilia (paesaggistici) e Aldo Spataro (architettonici) di mettersi di traverso ad alcuni pesanti interventi in alcune delle aree piรน importanti ed esposte della cittร di Dionisio. Rileggiamo il decreto del 1988 intitolato ยซDichiarazione di notevole interesse pubblico del bacino del Porto Grande e altre aree di Siracusaยป. Dice che poichรฉ ยซlungo la costa che dal castello Maniace va sino alla punta della Mola si gode lo spettacolo affascinante di Ortigia, dello stesso castello Maniace, dello scosceso Plemmirio, e da lรฌ la foce dei fiumi Ciane e Anapo e lโarea delle Saline di Siracusa, il tutto dominato, dallโaltopiano dellโEpipoli su cui si erge la fortezza del Castello Eurialo con la cinta delle Mura Dionigianeยป e poichรฉ questo ยซspettacolo di mare , oltre ad essere ricordato da Tucidide, Diodoro e Cicerone, รจ stato teatro di avvenimenti di fondamentale importanzaยป il bacino va considerato ยซun insieme unico al mondoยป. Quindi va vincolato.
Eppure, da anni cโรจ chi vorrebbe piazzarci dei porti turistici. Come il ยซMarina di Archimedeยป (un nome che suoni ยซstoricoยป รจ vitale, se metti cemento) che ยซprevede opere a terra per 49.467 mq e opere a mare su una superficie di oltre 97.000ยป per 500 posti barca. O il ยซMarina di Siracusaยป, che avrebbe addirittura unโisola artificiale di 40mila metri quadri e usando i ruderi dโuna vecchia fabbrica di olio, la ยซSperoยป, vorrebbe offrire ai suoi clienti anche 54 appartamenti.
Il primo dei due porti, passato ai tempi di Totรฒ Cuffaro grazie ad un accordo di programma e a soprintendenti poco battaglieri, รจ ormai arduo da fermare. Il secondo รจ stato stoppato. Cosรฌ come sono stati stoppati 71 villini e due centri direzionali sul Pianoro dellโEpipoli, in zona di inedificabilitร assoluta. E un mega-piano per 501 abitazioni ai piedi dellโEpipoli. E un impianto di ยซco-combustioneยป in unโarea vincolata a ridosso di Megara Eblea. E altro ancora.
Un argine in controtendenza con certe gestioni del passato. Come quella di Mariella Muti, la soprintendente moglie di un architetto progettista di un condominio di lusso poi stoppato sulla Balza Acradina, soprintendente che a un certo punto, dato il via libera al piano regolatore che consentiva una concentrazione volumetrica nellโarea tutelata dellโEpipoli, si pensionรฒ usando la legge 104 (assistenza a familiari disabili) per giurare cinque giorni dopo come assessore comunale.
Va da sรฉ che i costruttori, abituati a ยซvigilantiยป di manica cosรฌ larga, accolsero i ยซnoยป dei tre funzionari della nuova Soprintendenza, motivati dal rispetto dei vincoli ribaditi successivamente da varie sentenze del Tar, come una sorta di insubordinazione. Peggio: come un ostacolo al ยซprogressoยป cementizio. Al punto di pretendere dalla Lanteri, dalla Trigilia e da Spataro, rei di aver imposto il rispetto delle tutele, 268 milioni di euro per lo stop al porto e altri 155 per il blocco alle villette e ai centri direzionali. Per un totale, come dicevamo, di 423 milioni. Una somma cosรฌ spropositata che i tre dipendenti pubblici, non arrivando ciascuno a tremila euro al mese i, impiegherebbero a pagare tre millenni e mezzo.
Una intimidazione. Davanti alla quale uno Stato serio e una Regione seria avrebbero dovuto schierarsi a muso duro dalla parte dei dirigenti. Mettendo loro a disposizione i migliori avvocati su piazza. Macchรฉ: le difese, i tre, hanno dovuto prepararsele quasi da soli. Contando sullโappoggio di tutti gli ambientalisti, di destra e di sinistra, del giornale on-line ยซla Civettaยป e soprattutto di Italia Nostra, che un anno fa assegnรฒ a Rosa Lanteri (e idealmente ai suoi colleghi) il ยซPremio Zanotti Biancoยป per la difesa del ยซpatrimonio culturale e paesaggistico in particolare nei territori del Sud, contro mille difficoltร , tra cui criminalitร e malaffareยป.
In questo contesto, sui tre dirigenti siracusani lo Stato avrebbe dovuto dire: questi non si toccano. Macchรฉ, saltate prima lโassessore Maria Rita Sgarlata e poi la soprintendente Beatrice Basile, i tre sono stati infine tolti di mezzo. Normale avvicendamento, ha spiegato la Regione. Non dice forse la legge regionale che ยซnellโambito delle misure dirette a prevenire il rischio di corruzione, assume particolare rilievo lโapplicazione del principio di rotazione del personaleยป?
Giusto. La norma dice perรฒ che ยซla durata dellโincarico dovrebbe essere fissata in cinque anni rinnovabili preferibilmente una sola voltaยป. Traduzione: massimo dieci anni. E la Lanteri, la Trigilia e Spataro, i primi spostati a svernare in questo o quel museo, non arrivano a cinque: le soprintendenti di Caltanissetta e Trapani sono lรฌ da dieci e a Messina e a Palermo ci sono dirigenti imbullonati da dodici… E allora? Come la mettiamo? Qual รจ, il messaggio, a chi combatte il cemento nelle aree archeologiche protette? Via da Siracusa i sovrintendenti che non volevano il mega porto
