
Un gallerista di Treviso, Vincenzo Pezzella, di 71, secondo un giornale locale, la Tribuna di Treviso, sarebbe al centro di una serie di boccaccesche vicende, che in passato lo videro parte lesa e ora lo vedono oggetto di indagini da parte della Procura della repubblica.Â
Questa seconda parte della storia, parte da una denuncia, presentata lo scorso febbraio, da una trentenne trevigiana, per un episodio risalente all’estate, che avrebbe talmente scioccato la giovane donna da farle presentare la denuncia solo diversi mesi dopo. Secondo la denuncia, il gallerista aveva abbordato la donna in strada, mentre passeggiava nei pressi del suo negozio, proponendole di posare nuda per foto destinate a comparire in vari cataloghi d’arte. Secondo l’accusa, riportata dal quotidiano, la ragazza avrebbe accusato Pezzella di non essersi limitato alle foto, di averle chiesto di più e, al rifiuto di averla aggredita. Â
Dalla denuncia, secondo la Tribuna di Treviso, le cose avrebbero preso una brutta piega per il gallerista:  la Guardia di Finanza gli ha sequestrato tre computer e una valigetta piena di fotografie di scene di sesso esplicito, sia etero sia lesbo, come precisa il giornale. Sarà interessante capire il rilievo penale di quelle foto. Al tempo stesso, nell’ambito dell’indagine, il sostituto procuratore Giuseppe Salvo avrebbe anche fatto intercettare il telefono del gallerista e così sarebbe saltata fuori una telefonataa, da parte di una donna, con accento dell’Est Europa, la quale avrebbe detto a Pezzella di essere pronta a fare sesso con lui in cambio di denaro.Â
Secondo la Tribuna, gli inquirenti sospettano che dietro quella telefonata ci sia ben altro: dubitano che il gallerista fosse davvero l’utilizzatore finale.Â
Nel riferire la vicenda, il giornale ricorda un altro episodio che ha avuto Pezzella tra i protagonisti, questa volta in veste di vittima. Nell’autunno scorso Pezzella aveva denunciato per estorsione ai suoi danni una ventenne moldava e un connazionale di 40 anni. Il gallerista conosceva bene la ragazza perché, per qualche tempo, aveva lavorato nel suo negozio occupandosi delle pulizie. I due accusati si erano sempre difesi sostenendo che era stato lo stesso gallerista ad offrire loro soldi per rapporti sessuali. Â
In una precedente versione di questa notizia, Blitzquotidiano aveva scritto:  “Non è la prima volta infatti che il gallerista Vincenzo Pezzella finisce al centro di un’inchiesta giudiziaria. Nell’autunno scorso aveva denunciato per estorsione ai suoi danni ecc….” e queste parole hanno provocato il seguente commento da parte del signor Nicola Luca: “Scrivendo come commento a questo articolo, a parte la solita domanda di come escono le notizie in fase di investigazione, vi è una notevole falsità per la quale vi sarà una querela da parte dell’interessato. Infatti Vincenzo Pezzella non è mai stato al centro di una inchiesta giudiziaria, perche è stato lui a denunciare la coppia dei moldavi [che è esattamente quello che noi avevamo scritto]. Si è al centro di una inchiesta quando si è la parte accusata non quella accusante! In piu la coppia dei moldavi è stata condannata e sta scontando la pena in carcere, quindi il giudice li ha riconosciuti colpevoli.
Prima di scrivere certe cose bisogna pensare…”Â
*Scuola di Giornalismo Luiss
