Primi sequestri nel torinese in un salumificio 10 tonnellate di carne di maiale provenienti dall’Irlanda. Si tratta in parte di carne suina surgelata, di pancetta senza cotenna e di insaccati in parte ancora in fase di lavorazione. Oltre alle 10 tonnellate sequestrate i carabinieri hanno individuato anche un’altra parte di salumi già distribuiti che dovranno ora essere sequestrati nei punti vendita che, a quanto sembra sarebbero già stati individuati.
Sequestri nel foggiano. Sono cominciati, stamane, in un centinaio di punti vendita di alimenti del foggiano, le verifiche e i sequestri di carne di maiale proveniente dall’Irlanda, che dovrà essere poi analizzata per accertare se sia o meno contaminata alla diossina. Sette veterinari e sette tecnici della prevenzione della Asl Fg, già da alcune ore sono partiti alla volta dei Comuni ricadenti nella ex Asl Fg/3 per controllare gli esercizi commerciali che potrebbero aver acquistato carne di maiale dai grossisti i quali a loro volta l’avevano comperata dall’Irlanda per trasformarla in insaccati. Ieri il servizio veterinario della Asl di Foggia, in collaborazione con i Nas, aveva sottoposto a sequestro cautelativo 1.850 chilogrammi di carne di maiale prelevata da un grossista che opera nella provincia di Foggia.
E’ cominciato intanto il trasporto al macello comunale di Conversano (Bari) delle 1600 allevate in otto masserie tra Taranto e Statte e risultate contaminate dalla diossina, prodotta da stabilimenti dell’area industriale. Le pecore saranno abbattute nelle prossime ore, probabilmente domani, su disposizione della Regione Puglia. Secondo le analisi eseguite dall’Azienda sanitaria locale, gli animali avrebbero assunto veleno e le loro carni risulterebbero contaminate. Gli allevatori saranno risarciti con un plafond di 160mila euro: ogni animale contaminato e abbattuto vale circa 133 euro lordi.
In Romania sono più di 3,5 le tonnellate di carne suina contaminata con diossina, proveniente dall’Irlanda via Belgio. Il vicepresidente dell’Autorità nazionale sanitaria veterinaria, Csutak Nagy Laszlo, ha spiegato che successivamente la carne è stata distribuita a cinque imprese delle province Ilfov, Olt (sud) e Buzau (est). Csutak, citato oggi dalla tv «Realitatea», ha precisato che la carne è stata ormai trattata, e quindi per la popolazione il rischio di intossicazione è minore. Csutak ha spiegato che la Commissione europea ha comunicato ufficialmente ieri alle autorità di Bucarest che la carne contaminata era arrivata anche a Bucarest e ha aggiunto che sono stati avviati controlli nei negozi di tutto il paese.