L’allarme sulla carne contaminata proveniente dall’Irlanda non si esaurisce. I pareri degli esperti non sempre coincidono e, mentre si attendono risultati certi sulle analisi, il Codacons ha rivolto un invito ai consumatori: «Non comprate per le prossime festività cotechino e zampone. Il Governo deve muoversi, non c’è più tempo da perdere, e deve emettere un decreto urgente che imponga subito l’etichetta di origine sulle carni suine commercializzate in Italia – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – . «Vogliamo inoltre sapere nel dettaglio quanti e quali controlli in laboratorio abbiano effettuato lunedì i Nas sulle carni sequestrate, e dove siano stati svolti – conclude Rienzi – considerando soprattutto il giorno di festa che è coinciso con l’allarme diossina».
I VETERINARI: «NESSUN RISCHIO» – «Da quello che ci risulta come veterinari addetti ai controlli il problema diossina non esiste». Così Aldo Grasselli, segretario della Sivemp, la società italiana dei veterinari pubblici, liquida l’allarme diossina nelle carni irlandesi. Nessun rischio, come aveva invece ipotizzato ieri il sottosegretario Martini, per le carni bovine: «Immediatamente dopo l’allarme diossina è stato attivato un monitoraggio sul latte bovino, e allo stato attuale non ci sono problemi». E nessun rischio concreto neanche per la carne suina: «I consumatori possono stare tranquilli – scandisce Grasselli, interpellato dall’Agi – sicuramente più di un mese fa, perchè dopo l’allerta i controlli sono a tappeto, e tutta la carne che trovano in tavola è certificata, passata al vaglio e esente da ogni rischio diossina».
MANGIME CONTAMINATO A OTTO MANDRIE DI BOVINE – Dalla Gran Bretagna continuano però ad arrivare notizie preoccupanti: il mangime contaminato che ha creato l’allarme diossina per i maiali in Irlanda ed Irlanda del Nord è stato dato anche a otto mandrie bovine in Ulster: lo afferma l’autorità per gli alimenti britannica, la Food Standards Agency, citata dalla Bbc. Gli allevamenti interessati sono stati messi sotto sequestro e nessuno dei capi potenzialmente contaminati andrà al macello «ma non si può escludere – ha detto un responsabile della Food Standards Agency che carne da quelle mandrie sia entrata nella catena alimentare». La funzionaria ha detto che, siccome ai bovini viene data una miscela di mangimi, non sono allevati in maniera intensiva come i maiali e hanno un processo digestivo diverso, la possibilità di contaminazione è molto più bassa.
SACCONI: «SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO» – «La situazione è assolutamente sotto controllo: è stato tempestivo l’intervento dei nostri Nas» ha sottolineato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi «C’è il sottosegretario Martini che sta seguendo le cose – spiega Sacconi – È stato possibile individuare immediatamente i prodotti che in qualche modo possono essere sospetti. Assoluta tranquillità . Per fortuna noi abbiamo una rete di veterinari che nessun altro paese ha».
CONTROLLI DEI NAS – I carabinieri dei Nas hanno effettuato controlli in 120 supermercati di tutto il territorio nazionale e non è stata riscontrata nessuna partita di carne di suino proveniente dall’Irlanda. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini: «I controlli – ha osservato Martini – sono stati effettuati compatibilmente con la giornata festiva, intanto, in via preventiva sebbene non vi siano state indicazioni dall’Unione europea abbiamo intensificato i controlli alle frontiere anche sulle carni bovine provenienti dall’Irlanda».
