Il Pd torna ad alzare il tiro. Dopo l’affondo di Veltroni sulla deriva autoritaria del Paese, arriva il rilancio di D’Alema. «Veltroni ha fatto un’analisi pacata. Credo che in Italia problemi di democrazia ci siano e credo sia giusto sollevarli».
L’ex ministro degli Esteri avverte: «Non ho mai perso la favella, parlo quando ho qualcosa da dire e nel Partito democratico non è prevista alcuna resa dei conti- spiega. Il Pd ha perso le elezioni ma ne siamo usciti con il successo del progetto politico: una grande forza che non vogliamo consumare o disperdere». D’Alema punta il dito sul conflitto di interesse e sull’«anomalia» Berlusconi: «È un fenomeno anomalo non perchè Berlusconi sia buono o cattivo ma perchè concentra nelle sue mani potere politico, finanziario e mediatico, il che ne fa un’assoluta anomalia nel mondo democratico dove tra questi poteri c’è equilibrio. Da noi questo equilibrio non c’è e Berlusconi è il simbolo di una concentrazione anomala di potere».
Poi ribadisce il concetto: «Berlusconi è imbarazzante come leader di un paese occidentale». Il leader della fondazione Italianieuropei tende la mano al governo solo sul tema della crisi economica, anche se, dice «non dimenticherò mai che quando facemmo la Finanziaria per entrare nell’euro la destra abbandonò l’Aula. È un’immagine indimenticabile».
L’offensiva democratica si era aperta con la lettera di Veltroni al "Corriere della Sera": «Abbiamo la preoccupazione per la complessità dei problemi presenti e sentiamo la responsabilità di cercare risposte nuove per difendere e rafforzare la nostra democrazia, per rendere il nostro Paese più moderno- ha scritto il segretario pd nell’intervento in cui ribadisce come il premier Silvio Berlusconi, secondo l’opposizione, «incarni la diffusa crisi democratica».
La risposta del governo passa per le parole del ministro Bondi: «Mobilitare il proprio elettorato in nome della democrazia, un valore comune a tutto il popolo italiano, per cementare il proprio vacillante potere personale o per salvaguardare l’unità del partito, è frutto di una debolezza irresponsabile».
