“Lo ha bloccato una pierre perché, a suo dire, aveva un abbigliamento non adatto alla serata, una semplice t-shirt, allora l’ho portato a casa sua e gli ho fatto indossare una polo Burberry”, ha spiegato l’allenatore della squadra Davide Coffetti. Ma quando sono tornati, Masaray si è visto sbattere la porta in faccia per la seconda volta. Il motivo? Il locale era troppo pieno. Il mister, però, non crede a questa versione. “Mentre ce ne andavamo abbiamo visto che i buttafuori facevano entrare altre persone” ha dichiarato.
Il gestore del locale Smalto, Alberto Gamba, ha negato qualsiasi accusa di razzismo e ha chiarito che “l’unico motivo per cui il ragazzo non è stato fatto entrare è l’abbigliamento. Da noi entrano tutti, neri, bianchi, gialli purché vestiti in modo adeguato, anche se non pretendiamo la giacca e la cravatta. È successo altre volte, i ragazzi sono andati a cambiarsi e poi sono entrati”. Ma non Masaray: “Ormai era tardi e il locale era pieno”. E gli altri che entravano? “Erano quelli col timbro sulla mano, già entrati prima. Gestisco i locali da 16 anni, ho personale di colore con ruoli di responsabilità”.