"Nessuno, men che meno un ministro della Repubblica, deve pronunciare parole che offendono un sentimento nazionale che sta nell’Inno di Mameli ed in quello che significa, al di la delle parole che lo compongono". Lo ha ribadito nell’Aula della Camera il presidente Gianfranco Fini, riferendosi alle affermazioni di Umberto Bossi, aggiungendo: "L’inno è elemento distintivo dello Stato al pari della bandiera: è un elemento simbolico e come tale esso va rispettato".
"Identico rispetto – ha aggiunto Fini – si deve a tutti gli italiani, quale che sia il luogo di nascita, di residenza o di lavoro. Il primo dovere di ogni parlamentare o ministro è di ricordare che non ci sono italiani del nord, del centro o del sud ma che ci sono solo gli italiani, che in quell’Inno di Mameli si riconoscono". "Non c’é dubbio che l’unità nazionale, i suoi simboli ed il rispetto che ad essi è dovuto sono condizioni indispensabili per qualsiasi politica di autentica riforma", ha detto Fini.
"A me l’Inno di Mameli non è mai piaciuto, fin dai tempi della scuola, preferisco la canzone del Piave…quella che fa ‘Il Piave mormorava calmo e placido..”.Quella è una canzone di popolo, è più vicina alla Marsigliese": lo ha detto all’Ansa il ministro delle Riforme, Umberto Bossi, interpellato sulle polemiche al suo gesto di ieri a Padova.
Ministro Bossi, che cosa replica alle polemiche che le sono piovute addosso dopo le sue frasi e il gesto di ieri a proposito dell’inno d’ Italia? "Adesso sono tutti pronti a saltar su una cosa così, detta davanti ad una platea come quella veneta che è calda, nella concitazione del momento – replica il leader della Lega – Ma Certamente e me l’inno di Mameli non piace. Il poeta usò questa frase, schiava di Roma che non ho mai sopportato…il problema é sul contenuto, non sull’inno in quanto inno d’Italia. Proprio non mi piacciono le parole dell’inno e l’ho sempre detto".
"Quella parola, schiava…- aggiunge Bossi – non la sopporto. Noi siamo per abolirla la schiavitù in ogni sua accezione. E così ho anche detto che il nord, la Lombardia, il Veneto mica possono essere schiavi di qualcuno…E allora perché non usare come inno quella canzone del Piave che mi ha sempre commosso? Quella è popolare, trascinante, somiglia, come intonazione e come senso patriottico, alla Marsigliese".
"Mi aspetto che a questo punto arrivino le parole del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a dire se condivide le parole del suo ministro che sono, a questo punto, di tutto il gruppo della Lega". Così il leader del Pd Walter Veltroni, in Aula alla Camera, dopo che il capogruppo del Carroccio Roberto Cota ha manifestato "l’appoggio del gruppo della Lega alle parole del ministro Umberto Bossi".