Sette persone hanno perso la vita e tre sono rimaste ferite in un attentato a Tskhinvali, capitale della regione separatista dell’Ossezia del sud. Un’autobomba è esplosa nei pressi della base degli osservatori di pace russi e almeno sei delle vittime sarebbero peacekeepers di Mosca.
"In base alle informazioni disponibili, una Uaz parcheggiata vicino al quartier generale delle forze di pace (russe, ndr) è esplosa alle 16.45 ora di Mosca" (14.45 in Italia, ndr), ha detto Irina Gagloieva, capo della commissione per la stampa e l’informazione della repubblica georgiana che si è proclamata indipendente, ed è stata riconosciuta da Mosca dopo il conflitto dello scorso agosto.
Sotto l’auto era piazzato un potente ordigno che ha causato l’esplosione mortale. Sei uomini sono morti immediatamente, il settimo in ospedale. I soldati russi si sarebbero avvicinati all’auto per un controllo e qualcuno a distanza ha azionato il detonatore.
Diversa la versione fornita dall’agenzia di stampa russa Itar-Tass, secondo la quale l’obiettivo dell’attentato sarebbe stato un amministratore regionale nominato dalle forze russe, Anatoly Margiev, il cui veicolo era appena passato quando si è verificata l’esplosione, provocata da un ordigno radiocomandato. Il politico ha però fatto in tempo ad abbandonare l’autovettura e a mettersi in salvo.
Il presidente dell’Ossezia del sud, Eduard Kokoity, ha accusato i servizi segreti georgiani di aver organizzato l’azione terroristica: "gli ultimi atti dimostrano che la Georgia non ha rinunciato alla politica del terrorismo di Stato. Non abbiamo alcun dubbio che questi atti di terrorismo sono stati compiuti dai servizi segreti georgiani", ha dichiarato Kokoity, sostenendo che tali episodi "fanno fallire gli sforzi della comunità internazionale per stabilizzare la situazione nella regione e ostacolano il piano di pace Medvedev-Sarkozy". Un’altra esplosione si è verificata oggi nella regione di Leningorskij, ma al momento non si hanno dettagli su eventuali vittime.
L’attentato segue di due giorni il dispiegamento della missione di osservatori dell’Unione Europea nella fascia di sicurezza che separa la Georgia dall’Ossezia del Sud.