GLI AIUTI DEL GOVERNO AI MENO ABBIENTI

di Roberto

Continuo a non capire la logica che ispira gli aiuti del governo alle famiglie meno abbienti. Per gli sgravi sugli straordinari si è scelta la soglia di reddito di 30 mila euro e ne sono stati esclusi i dipendenti pubblici. E’ vero che tra loro c’è qualche fannullone ma penalizzare tutti gli altri mi è sembrato discutibile. Ora si è deciso di aiutare i redditi bassi con un limite a 22 mila euro. L’Ici sulla casa di residenza è stata invece tolta a tutti, ricchi o poveri che fossero; e la stessa decisione di aiutare chi ha contratto un mutuo a tasso variabile mi lascia perplesso perché per anni questa scelta ha concesso loro notevoli vantaggi rispetto a chi, più prudentemente, aveva optato per il tasso fisso. Per queste voci il limite di reddito non esiste? E, cosa dovrebbe dire chi è in affitto perché un mutuo non può permetterselo?

Published by
admin