E’ calata nuovamente la sera in Pakistan e Walter Nones e Simon Kehrer si apprestano a trascorrere un’altra notte al bivacco a quota 7 mila lungo la difficile strada che li separa dal campo base.
A causa della bufera di quest’oggi i due sono riusciti a procedere di appena qualche centinaio di metri. Come hanno detto i soccorritori che li seguono contattandoli con il telefono satellitare, il percorso, gia’ difficile per la visibilita’ quasi nulla, e’ reso particolarmente infido dalla presenza di numerosi crepacci.
”Il morale – ha detto Agostino Da Polenza di Everest K2-Cnr – appare tuttavia buono, sebbene Walter e Simon comincino ad essere stanchi”. ”I due – ha detto ancora Da Polenza – mostrano comunque di saper decidere con lucidita’, avendo preferito trascorrere un’altra notte in quota piuttosto che affrontare una discesa che, con la bufera, avrebbe potuto rivelarsi particolarmente pericolosa”.
I due italiani non hanno con loro l’apparecchio gps. L’apparecchiatura, che consentirebbe loro di fare il punto anche in condizioni meteo avverse come quella attuale, e’ rimasta in un campo intermedio, mentre la spedizione stava per affrontare la salita sulla montagna. Prima di intraprendere la salita vera e propria, infatti, i membri della spedizione avevano provveduto a raccogliere i dati necessari a comporre i vari punti del tracciato che li avrebbe condotti al campo base con la guida del gps. Come ha detto Simon Kehrer in un collegamento telefonico con i soccorritori di Everest K2-Cnr, l’apparecchio e’ stato lasciato piu’ in basso perche’ nell’ultima fase della salita occorreva alleggerire il piu’ possibile il carico degli alpinisti.