I commercianti sono in crisi e ormai si comportano come gli operai. Rischiano di vendere ancora meno degli ultimi mesi, mandare a casa il personale, e per di più devono pagare le luci per il Natale da soli.
Si sentono abbandonati dal sindaco, devono pagare a loro spese l’allestimento per le feste. Proprio quei 50 euro in più da versare insieme ad altri 200 a novembre ha fatto infuriare tutti i negozianti di via Marradi a Livorno.
«L’occasione giusta per guardarci negli occhi e ripeterci che le promesse fatte in campagna elettorale non sono state mantenute – commenta Beatrice Baronti, titolare di Patrizia Pepe – Ancora una volta ci facciamo avanti per tenere vivo il centro, ma da parte del Comune non arriva nemmeno un segnale. Dove sono i parcheggi a rotazione promessi dal sindaco alla vigilia del voto? Per rispondere alla crisi bisogna mettere in campo le idee: dall’amministrazione non ne arrivano e le nostre vengono bocciate».
Ciò che ha fatto infuriare i lavoratori del centro cittadino sono le promesse mancate fatte in campagna elettorale, come spiega Daniele Serretti, proprietario di un salone di bellezza e acconciature: «Ho quaranta dipendenti e rischio di mandare tutti a casa. Non stiamo chiedendo la luna, ma rispetto delle regole (per tutti) e degli impegni. In cima alla lista – chiarisce Serretti – c’è la possibilità di parcheggiare. Prima delle elezioni Alessandro Cosimi ci aveva garantito che avrebbe considerato la possibilità di istituire soste brevi a pagamento in tutta la strada. Qui i vigili fanno scappare i clienti, non si può sostare nemmeno un minuto». Poi c’è il problema dell’illuminazione che «non invoglia certo i clienti e non garantisce sicurezza».
«Alcuni anni fa – raccontano Leonardo e Matteo Martinelli – abbiamo comprato alcuni fari per abbellire la strada. Tutto a spese nostre, ma le luci non sono state mai accese perché a quanto pare ci sono problemi con gli allacci. Anche noi aderiremo alla protesta: siamo qui da trent’anni, abbiamo tre attività e abbiamo sempre investito nel centro. Ma certe scelte ci rendono la vita difficile: caricare e scaricare la merce, ad esempio, ci costa almeno 38 euro di multa a settimana».
