La battaglia di Mumbai รจ finita, all’alba le forze speciali indiane hanno ucciso gli ultimi tre terroristi che erano asserragliati nell’hotel Taj Mahal e dopo 62 ore la polizia ha annunciato di aver messo fine agli attacchi terroristici nella capitale finanziaria dell’India. Nell’ultimo scontro a fuoco รจ morto anche un militare dei Black Cats, corpo d’elite indiano. ร stata avviata una ricerca nelle 565 stanze e sale dell’albergo per controllare si siano state piazzate cariche esplosive. ยซTutte le operazioni sono terminateยป, ha comunque confermato il capo della polizia di Mumbai, Hassan Gafoor, che poi ha aggiunto: ยซErano dieci i terroristi giunti in cittร , ne abbiamo uccisi nove mentre uno รจ stato catturato vivoยป. Piรน tardi, perรฒ, l’emittente indiana Ndtv ha precisato che i terroristi uccisi sono 15.
VITTIME – Il bilancio aggiornato degli attacchi รจ di 195 morti (22 stranieri) e 295 feriti. Lo ha riferito il capo dell’unitร per le emergenze della cittร indiana. Il numero degli stranieri rimasti uccisi sale a 22 (tra loro l’italiano Antonio De Lorenzo). Ma secondo le autoritร , il tragico bilancio delle vittime รจ destinato ad aggravarsi. Un vigile del fuoco impegnato nelle operazioni ha detto che ยซci sono decine di corpi su un solo pianoยป dell’hotel Taj Mahal.
RITORNO A CASA – Nel frattempo 19 italiani provenienti da Mumbai sono arrivati all’aeroporto parigino di Charles de Gaulle per essere imbarcati su voli Alitalia diretti a Roma e Milano. Lo ha annunciato Cesare Morbelli, console d’Italia a Parigi, che era sul posto ad attenderli.
PREPARAZIONE – Secondo le ultime informazioni, alcuni terroristi avevano soggiornato all’hotel Taj Mahal alcune settimane e addirittura alcuni giorni prima dell’assalto all’albergo. Il ยซTimes of Indiaยป rivela che mesi fa i terroristi avevano anche affittato un appartamento in cittร , fingendosi studenti. La notizia spiegherebbe cosรฌ la perfetta conoscenza dei luoghi dimostrata dai terroristi mentre si muovevano negli alberghi e nei locali di Mumbai. Non solo. Sempre secondo il ยซTimes of Indiaยป, i terroristi che hanno preso d’assalto la cittร di Mumbai avevano un piano per far saltare in aria il Taj Mahal Hotel. Apparentemente gli attentatori disponevano di esplosivo sufficiente allo scopo. Secondo le tv indiane, i terroristi avevano l’intenzione di ยซridurre ad un cumulo di macerieยป il Taj hotel e di replicare il disastro del Marriott ad Islamabad dello scorso settembre. Le rivelazioni, stando al ยซTimes of Indiaยป, sono state attribuite al terrorista catturato: Azam Amir Kasav, di 21 anni, proveniente dal Faridkot pachistano. Azam, insieme a un altro uomo, era tra coloro che hanno aperto il fuoco alla stazione centrale di Mumbai, uno dei siti della cittร bersaglio degli attentatori. Durante l’operazione Azam ha anche ucciso un ispettore di Polizia, scrive il giornale.
ADDESTRATI IN PAKISTAN – Proprio Kasav, afferma il sito web del “The Indian Express” che avrebbe avuto “accesso ai dettagli degli interrogatori”, avrebbe ammesso davanti agli investigatori indiani di essere un membro del gruppo fondamentalista pachistano Lashkar-e-Tobia (LeT), operativo in Kashmir, e di essersi addestrato in due campi in Pakistan. Anche fonti di intelligence americane, citate dal “New York Times”, rivelano che i primi elementi indicano che dietro gli attacchi di Mumbai c’รจ il Lashkar-e-Taiba, mentre la stampa britannica riporta inoltre la notizia secondo cui alcuni dei terroristi avevano forti legami con cellule britanniche. Il governo di New Delhi ha intanto ribadito le accuse contro Islamabad e per tutta risposta il Pakistan ha deciso di non inviare piรน in India il capo dei servizi segreti di Islamabad (Isi), il generale Ahmed Shuja Pasha, per collaborare all’inchiesta sugli attentati. In India andrร , invece, un semplice rappresentante, secondo quanto comunicato dal gabinetto del primo ministro Yousuf Raza Gilani.
IN AEROPORTO – Gli attentatori volevano colpire anche l’aeroporto. Secondo quanto riporta l’Agi, che rilancia il “Times of India”, poco prima che avessero inizio gli assalti in cittร , tre terroristi hanno preso un taxi portandosi dietro abbastanza esplosivo per far saltare in aria un intero edificio. Il ยซTimes of Indiaยป ha rivelato che l’autista evidentemente non conosceva la nuova strada che immette direttamente all’aeroporto Sahar e ha imboccato una sopraelevata, dove si รจ dovuto fermare per il semaforo rosso. I terroristi gli hanno urlato di passare lo stesso, ma ormai era troppo tardi: la vettura รจ saltata in aria e tutto ciรฒ che รจ rimasto degli occupanti sono una testa mozzata e i frammenti di tre gambe. Senza quella deviazione, quasi certamente il bilancio dell’11 settembre indiano sarebbe stato ancora piรน tragico.
LA RICOSTRUZIONE – L’orrore, a Mumbai, ha inizio mercoledรฌ 26 novembre poco dopo le 22.30 locali (le 18 in Italia): uomini armati di mitragliatori e granate lanciano una serie di attacchi coordinati. Tra i luoghi colpiti la stazione centrale, un ospedale e due hotel di lusso, il Taj Mahal e l’Oberoi/Trident. Gli assalitori prendono in ostaggio decine di persone negli hotel (tra i quali anche alcuni italian). Giovedรฌ, verso le 3, un gruppo che si fa chiamare “I Mujaheddin del Deccan” rivendica gli attentati. Tutta la notte lo scontro a fuoco contrappone le forze di sicurezza indiane agli uomini armati attorno ai due hotel. Verso mezzanotte, le autoritร annunciano che tutti gli islamici presenti all’hotel Taj Mahal, salvo uno, sono stati uccisi dalla polizia e dai commando indiani, e che le operazioni proseguono all’Oberoi. Venerdรฌ, verso le 7.30, i soldati delle forze speciali si calano da un elicottero sul tetto di un centro religioso ebraico di Mumbai, dove i terroristi hanno preso degli ostaggi. In mattinata le forze indiane proseguono le loro operazioni: almeno 93 persone, in maggioranza cittadini stranieri, sono liberati all’Oberoi piรน di 36 ore dopo gli attacchi. Alle 14.30, l’hotel Oberoi รจ sotto controllo. Ventiquattro cadaveri ritrovati, secondo la polizia. Alle 17.30, l’esercito lancia un assalto al Taj Mahal, per neutralizzare gli ultimi estremisti. Verso le 19: fine dell’intervento delle forze speciali indiane al centro religioso ebraico ortodosso, dove gli islamici detenevano degli ostaggi. Sei israeliani trovati senza vita. Tra gli altri stranieri uccisi negli attentati si conteranno poi almeno cinque americani, due francesi, altrettanti canadesi e un italiano. Alle prime ore di sabato i commando indiani proseguono le operazioni per riprendere il controllo del Taj Mahal, all’interno del quale sono ancora asserragliati due o tre estremisti armati. ยซร lโassalto finaleยป, indica poco dopo il capo della polizia Hassan Gafoor. Verso le 8.30, l’annuncio che gli attacchi su Mumbai sono terminati e che tutti gli estremisti sono stati uccisi.
