L’attuale crisi alimentare "mette a repentaglio il soddisfacimento dei bisogni di base" ed รจ "caratterizzata non tanto da insufficienza di cibo, quanto da difficoltร di accesso ad esso e da fenomeni speculativi". L’appello di Benedetto XVI affinchรฉ venga garantito a tutti l’accesso al cibo รจ contenuto nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2009 presentato questa mattina in Vaticano.
La crisi alimentare รจ provocata da "fenomeni speculativi e quindi da carenza di un assetto di istituzioni politiche ed economiche in grado di fronteggiare le necessitร e le emergenze". "La malnutrizione – sottolinea il Papa – puรฒ anche provocare gravi danni psicofisici alle popolazioni, privando molte persone delle energie necessarie per uscire, senza speciali aiuti, dalla loro situazione di povertร . E questo – continua il Papa nell’appello – contribuisce ad allargare la forbice delle disuguaglianze, provocando reazioni che rischiano di diventare violente. I dati sull’andamento della povertร relativa negli ultimi decenni indicano tutti un aumento del divario tra ricchi e poveri".
Il pontefice individua nelle "cause principali di tale fenomeno" da una parte "il cambiamento tecnologico, i cui benefici si concentrano nella fascia piรน alta della distribuzione del reddito e, dall’altra, la dinamica dei prezzi dei prodotti industriali, che crescono molto piรน velocemente dei prezzi dei prodotti agricoli e delle materie prime in possesso dei paesi piรน poveri.
Capita cosรฌ – ammonisce Ratzinger – che la maggior parte della popolazione dei paesi piรน poveri soffra di una doppia marginalizzazione, in termini sia di redditi piรน bassi sia di prezzi piรน alti".
Per "governare la globalizzazione", spiega il Pontefice, occorre "una forte solidarietร globale tra Paesi ricchi e Paesi poveri, nonchรฉ all’interno dei singoli Paesi, anche se ricchi".
Nel ragionamento del Papa, rimane centrale lo sviluppo demografico, causa non di povertร ma potenziale fattore di evoluzione. In questo senso Ratzinger ribadisce la sua condanna dell’aborto e delle politiche demografiche selettive: "Lo sterminio di milioni di bambini non nati, in nome della lotta alla povertร , costituisce in realtร l’eliminazione dei piรน poveri tra gli esseri umani". Quanto al rapporto tra sovrappopolazione e povertร , il Papa ribalta la tesi: "I Paesi che di recente si sono affacciati sulla scena internazionale come nuove potenze economiche hanno conosciuto un rapido sviluppo proprio grazie all’elevato numero dei loro abitanti". "Inoltre – sottolinea il testo – tra le Nazioni maggiormente sviluppate quelle con gli indici di natalitร maggiori godono di migliori potenzialitร di sviluppo. In altri termini, la popolazione sta confermandosi come una ricchezza e non come un fattore di povertร ".
