Hanno provocato 91 morti e 592 feriti i 482 i casi di pirateria stradaleĀ monitorati in Italia nel 2009 dall’Asaps, Associazione amici della Polstrada, e dal suo Osservatorio “Centauro”. Nel nuovo anno, fino a ieri, i dati sono giĆ inquietanti: 38 episodi con 11 morti e 42 feriti.
L’Osservatorio prende in considerazione solo gli atti di pirateria più gravi, quelli che “bucano” la cronaca o che i 700 referenti Asaps sul territorio selezionano sulla base di precisi standard di riferimento.
Nel 2009, nel 75,5% dei casi i pirati sono stati smascherati; in 173 occasioni i responsabili sono stati arrestati, in altre 191 sono stati denunciati a piede libero. Alcol e droga sono presenti nel 36,8% dei casi, ma la positivitĆ dei test ĆØ riferibile solo agli episodi nei quali il pirata ĆØ stato identificato (364 su 482).
Il 25% dei pirati ĆØ straniero (ma anche le vittime forestiere sono numerose, sono state 66, il 13,7% del totale di morti e feriti), mentre 62 – sempre tra morti e feriti – sono anziani (9,1%), 78 invece i minori (11,4%).
La geografia degli episodi vede al primo posto la Lombardia, con 69 casi, davanti a Lazio (64) ed Emilia-Romagna (57). L’identikit del pirata: nella maggior parte dei casi ĆØ uomo (solo il 6% sono donne), tra i 18 e i 44 anni, spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti.
