Raccolta differenziata a Roma: rumori e odori nelle piazze storiche

La raccolta differenziata a Roma scontenta gli abitanti del centro storico. Secondo le proteste delle ultime settimane, l’Ama avrebbe invaso alcune delle più belle piazze di Roma, oscurando palazzi, chiese e fontane. Oltre alla scelta di effettuare la raccolta nel pieno di piazze storiche, c’è da considerare l’inquinamento acustico, dovuto al rumore di carico, scarico e motori e, quando comincerà anche il caldo umido dell’estate capitolina, anche ai cattivi odori. “Siamo gemellati con Parigi, ma lì la raccolta è organizzata palazzo per palazzo, senza occupare Place Vendome”, scrivono i cittadini su blog e siti Internet dei quotidiani romani.

I cittadini protestano anche per le difficoltà causate dalla raccolta nelle proprie case. Soprattutto chi abita in spazi ristretti è costretto a badare a numerosi bidoni o sacchetti, tutti da tenere in luoghi chiusi fino all’arrivo degli addetti Ama. Il problema è che l’organizzazione dei passaggi di chi raccoglie i rifiuti si rivela spesso incociliabile con le esigenze di chi attende l’arrivo degli operatori. Arrivano, suonano e se non si risponde immediatamente già sono passati a un’altra abitazione. Se anche la scelta della raccolta differenziata è un passo in avanti per la città, il metodo con cui è messa in pratica continua a creare molti disagi alla cittadinanza.

Nel 2009 a Roma, secondo i dati dell’Ama, sono state raccolte in maniera differenziata 369.740 tonnellate di rifiuti (carta e cartone, contenitori di vetro e plastica, legno, ingombranti, verde e umido, ecc.), pari al 20,67% (dato che non comprende il recupero degli inerti, pari a 62.646 tonnellate, non considerato nei calcoli Apat) del totale dei rifiuti raccolti. ”L’incremento della differenziata – spiega l’assessore De Lillo – è stato reso possibile anche grazie all’estensione della raccolta “porta a porta”, un metodo su cui questa amministrazione ha subito puntato in maniera decisa. In meno di due anni, infatti, siamo passati da 30.000 a 170.000 cittadini coinvolti da questo sistema che stiamo continuando a estendere ad altre zone della citta’”.

La raccolta “porta a porta” coinvolge 170mila cittadini dei quartieri Colli Aniene, Decima, Massima, Villaggio Olimpico, Trastevere, Torrino Sud (in fase di avvio), Aventino, San Saba, Testaccio, 9 rioni del centro storico monumentale e 15 grandi utenze del Municipio I (ministeri, palazzi istituzionali, grandi uffici). Ancora lontano, dunque, l’obiettivo annunciato già dal 2007 di raggiungere la quota del 40% dei rifiuti.

Il confronto con le altre città europee è negativo: Berlino è al 35%, Milano al 31% e Barcellona al 30 per cento.

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