Amina Sheikh Said, una donna somala di 51 anni, sposata con l’italiano Luigi Mancuso, cittadina italiana, รจ stata ยซumiliata, maltrattata e oltraggiata, tenuta nuda per ore all’aeroporto di Ciampinoยป. A denunciare il fatto รจ l’associazione Antigone.
IN AEROPORTO – La donna, che tornava, a fine luglio, da un viaggio a Londra con quattro nipotini, ยซรจ stata accusata prima di rapimento di bambini, poi di traffico di clandestini, infine di essere un corriere della droga, ed รจ stata tenuta nuda per oreยป. Dopo quattro ore in cui personale dell’aeroporto ha cercato ยซingiuriandola, chiamandola "negra" di convincerla ad una ispezione corporale, la donna – prosegue Antigone – รจ stata portata in ambulanza al Policlinico Casilino. La perquisiscono e non si trova niente. Nessuno le rilascia alcun verbale, delle perquisizioni effettuate non rimane tracciaยป.
IL RACCONTO – ยซSono rimasta scioccata, non me lo aspettavo – ha poi raccontato la donna. Vivo in Italia dal 1984 ed una storia di razzismo come questa non mi era mai capitata e spero non mi capiterร piรนยป. In una conferenza stampa improvvisata nella sua abitazione al Villaggio Olimpico, al fianco del suo legale, Amina ha annunciato di aver sporto denuncia contro ignoti. ยซper ingiuria, minaccia, violenza privata, perquisizione arbitraria, con l’aggravante dell’odio razzialeยป. ยซNon abbiamo fatto nomi – ha continuato – ma penso che il pubblico ministero abbia tutti gli elementi per recuperare i nomi delle persone coinvolteยป. Secondo quanto riferito dall’avvocato, membro dell’associazione Progetto-Diritti onlus che annuncia che se il processo andrร avanti si costituirร parte civile, l’operazione di verifica nei confronti della donna somala e di religione musulmana ยซรจ stata condotta congiuntamente da agenti della polizia di frontiera e dell’Agenzia delle Doganeยป ha spiegato Santini. Accanto ad Amina, suo marito Luigi Mancuso, un giurista islamico che a Roma lavora nella Polizia Tributaria. Abdul Rahim Omar รจ il nome arabo dell’uomo di origine tunisina perchรฉ figlio di padre arabo. L’uomo, che all’aeroporto di Ciampino quel 21 luglio ha assistito a parte dell’episodio, ha raccontato di aver udito distintamente una delle tre donne che cercavano di perquisire la moglie dire: ยซQuesta negra รจ pazza, se non fa quello che dico io la mando al centro per l’igiene mentaleยป. Amina ha invece riferito di essere stata brutalmente offesa mentre cercava di opporsi alla perquisizione corporea. ยซPazza negra ora ti meniamo, mi hanno dettoยป e ancora ยซte la faremo pagareยป.
PRECEDENTI – Secondo Remo De Felice, dirigente dell’ufficio della polizia di frontiera aerea di Ciampino, ยซla donna somala ha precedenti specifici per traffico di stupefacenti. Per questo รจ stata sottoposta ad approfonditi accertamenti in aeroporto – spiega De Felice – perchรฉ aveva con sรฉ quattro minori. Dai controlli รจ emerso che aveva precedenti specifici come ‘ovulatrice’ (chi trasporta droga nascosta in ovuli ingeriti). Per questo le รจ stato chiesto di sottoporsi a un’ispezione corporaleยป. Ricostruzione smentita dall’avvocato Santini: ยซLa mia assistita in passato non ha avuto alcuna condanna penale per possesso o uso di droga. E lo stesso vale per suo marito, che รจ stato assolto in un procedimento per differenti motivi. Nei loro confronti c’รจ stata solo una segnalazione per consumo di ‘Chata edulis’, una sostanza tipica somala blandamente eccitante che viene usata spesso alle feste o ai matrimoni locali da sempre lecita in Italia fino a qualche anno faยป.
