Roma: polemica sull’aumento delle tariffe dei taxi, il Campidoglio prende tempo

Un possibile aumento delle tariffe dei taxi romani. Sembrava cosa fatta con il sindaco Gianni Alemanno già pronto ad illustrare i nuovi cambianti ed il rincaro delle tariffe, come quella fissa da e per l’aeroporto di Fiumicino pronta a passare dai 40 ai 45 euro. Ed invece no, il Campidoglio frena sul nuovo sistema.

É stato l’assessore alla Mobilità Sergio Marchi, martedì sera, a tentare di contenere l’onda montante dei contrari al rincaro delle tariffe con una dichiarazione attendista: «La decisione sulle tariffe taxi, dopo aver ricevuto le proposte della commissione consultiva, sarà presa entro fine febbraio, con un giusto compromesso tra le esigenze dell’utenza e chi svolge il servizio». Altri 40 giorni per decidere, dunque.

Una tempistica cambiata martedì pomeriggio, quando veniva data per scontata l’entrata in vigore delle nuove tariffe entro febbraio. Marchi ma anche il sindaco Alemanno, che sa bene quanto delicato e politicamente sensibile sia il tema taxi in città, evidentemente hanno preferito recepire con maggior attenzione richieste e proteste di tutti.

Un ulteriore no al nuovo tariffario è arrivato dall’Ibar, che unisce 78 compagnie aeree presenti in Italia: «Ormai il percorso taxi da e per l’aeroporto di Fiumicino sfiora le stesse tariffe aeree grazie agli sforzi dei vettori di abbassarle», rileva, riferendosi ai tanti voli low cost, il portavoce Nick Brough. Conclusione: «L’aumento è incomprensibile in un periodo senza inflazione e con il prezzo del petrolio in calo. Giunta e consiglio comunale dicano no».

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Alessandro Avico