Studenti vestiti di nero per il corteo funebre, organizzato come protesta. Così gli allievi della scuola civica di teatro “Paolo Grassi” di Milano hanno portato a spalla fino a piazza Scala una bara e uno striscione issato davanti a Palazzo Marino, sede del Comune: «Qui giace ancora viva un’idea di scuola di teatro».
Con questa iniziativa gli iscritti hanno voluto denunciare l’inerzia del Comune di Milano e della Fondazione Scuole Civiche nell’individuare un responsabile in grado di assicurare la continuità didattica dei progetti avviati negli anni scorsi dal direttore non riconfermato Maurizio Schmidt. Da oltre un mese – hanno protestato i ragazzi – la maggior parte dei corsi non sono ancora partiti.
La scelta del corteo funebre ha un duplice significato simbolico: rappresenta come ha spiegato Carolina Pedrizzetti, portavoce del comitato gli studenti, sia la morte della loro idea di scuola di teatro, sia la fine del dialogo avviato con l’amministrazione comunale per garantire un avvio regolare delle attività didattiche. Gli allievi, infatti, hanno annunciato di essersi rivolti a un legale per far valere i propri diritti di iscritti.
