Sarà un Natale «austero e preoccupato»: con tanta gente per strada a guardare le vetrine, ma pochi che comprano. Tra gli addobbi natalizi entra la parola crisi così le spese per i regali diminuiranno per ben un miliardo di euro rispetto allo scorso anno.
Secondo un sondaggio Confesercenti-SWG, le tredicesime degli italiani ammontano a quasi 38 miliardi di euro ma, più che la corsa ai regali, quest’anno vince il risparmio. La spesa per gli acquisti scende infatti di oltre un miliardo di euro segnando un calo del 9% per i regali, mentre sale di un miliardo e mezzo di euro la somma destinata al salvadanaio. E sotto l’albero le famiglie hanno mutui e rate in sospeso: per questa voce dalle tredicesime se ne vanno altri 550 milioni di euro.
I RISULTATI – Secondo il sondaggio, sono «in aumento coloro che prevedono un Natale austero (dal 14 al 16%) e difficile (dal 13 al 21%). Cala chi lo vede come un’occasione di speranza (dal 53 al 44%) e si dimezza la percentuale di chi lo immagina gaudente (dal 12 al 6%). Di conseguenza sono meno gli italiani che se lo aspettano migliore (dal 24 al 21%) o uguale (dal 57 al 50%), mentre cresce di 10 punti il numero di quelli che temono sia peggiore (dal 19 al 29%)». Quest’anno le tredicesime ammonteranno a 37 miliardi e 877 milioni di euro e, spiega Confesercenti, «quasi 17 miliardi andranno in spese per acquisti che risultano però in calo di 1 miliardo e 173 milioni rispetto al 2007. Salgono le quote destinate al pagamento dei conti in sospeso (+550 milioni di euro) e per i mutui (318 milioni di euro)». A spendere di più in acquisti rispetto allo scorso anno resta un 4%, mentre il 65% è convinto che spenderà meno e fra questi ultimi c’è un 28% che taglierà le spese di ben oltre il 30%. Ma a condizionare i comportamenti degli italiani non sono solo i prezzi: un italiano su cinque (il 21% contro il 16% dello scorso anno) pensa che la situazione economica familiare peggiorerà, uno su dieci (10% contro l’8% del 2007) è preoccupato per il futuro del suo lavoro.
I REGALI – Nella scelta dei regali, rileva l’indagine, «in testa troviamo l’abbigliamento (43% delle risposte), poi cibo e vino (26%), libri (17%) e giocattoli (16%). C’è un 9% che pensa a un viaggio, mentre non pare annata per i gioielli, confinati a un 2%». Cresce la quota di chi punterà al risparmio moderando il bugdet-regali (dal 35 al 51%) o andando a fare acquisti nei mercatini (dal 15 al 21%), mentre sono in calo sia la grande distribuzione (dal 50 al 45%), sia i piccoli negozi (dal 26 al 22%). A rimetterci non saranno però i bambini. Gli italiani rinunceranno piuttosto ai regali per sè, che vedono la quota scendere dal 23 al 15%. Anche parenti e amici dovranno accontentarsi: la loro quota cala al 21%. Quanto alle vacanze, c’è anche un 27% di italiani che ha deciso di regalarsi un viaggio, puntando comunque al risparmio, spendendo meno (spesa media dai 601 euro del 2007 ai 593 euro di quest’anno) e preferendo le mete italiane.
