Una rete talmente fitta di commenti dal tono “il 16 giugno eravamo 20.000 all’Aquila e ci avete oscurati”, o semplicemente “L’Aquila, L’Aquila, L’Aquila” da costringere gli amministratori della pagina del Tg1 a chiudere temporaneamente lo spazio. I commenti appaiono sotto le principali notizie degli ultimi due giorni, dal Mondiale sudafricano ai fatti di cronaca alle valutazioni del presidente del Senato, Renato Schifani, sulla manovra finanziaria. Migliaia anche le e-mail di protesta agli indirizzi delle due testate, divulgati sempre attraverso i social network. E intanto è nato un gruppo “No L’Aquila? No canone Rai” in cui gli ammInistratori invitano gli utenti aquilani a “non pagare il canone Rai finché non venga restituita dal servizio pubblico la giusta dignità ai fatti che accadono nella nostra citta”.