La discarica di Terzigno è bloccata, 520 tonnellate di rifiuti restano in mezzo alle strade, altre 600 sono bloccate nei compattatori. E la popolazione insorge.
Nelle manifestazioni del 17 e 18 ottobre circa duecento manifestanti che impedivano agli autocompattatori di portare la spazzatura nella discarica sono stati caricati, e hanno risposto con lanci di sassi e bottiglie. Sedici camion della raccolta differenziata sono stati danneggiati.
Ora sull’emergenza rifiuti tuonano le parole del sindaco Rosa Russo Iervolino, che con una lettera al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e ai sottosegretarai Gianni Letta e Guido Bertolaso lancia l’allarme per la salute.
“Si tratta di un grave rischio igienico e sanitario e di un pericolo per l’ordine pubblico che richiedono l’immediato intervento delle autorità nazionali e locali”, ha avvisato Iervolino.
Sempre il 18 ottobre due camionette dei carabinieri che stavano per giungere nei pressi della rotonda, sulla strada che porta alla discarica di Terzigno (Napoli), hanno fatto marcia indietro dopo le proteste di alcuni manifestanti, alcuni dei quali hanno cominciato ad inseguire i mezzi. C’è stato anche un lancio di oggetti che non ha raggiunto però le due camionette.