Era il giugno 2008 quando i “no global” protestarono sul cantiere per la realizzazione delle nuove caserme di Mattarello, in provincia di Trento. La manifestazione si concluse con lo sgombero ordinato dalla questura.
A due anni da quel giugno lo sgombero non è ancora iniziato. La stessa Provincia autonoma, denuncia il quotidiano l’Adige, ha dovuto prendere atto del nulla di fatto, e ridimensionare i propri obiettivi. Per la fine del 2010 andrà già bene se sarà stato concluso l’iter dell’esproprio dei terreni.
Per quanto riguarda le nuove caserme di Mattarello, l’ingegner Alessandro Zanoni indica come obiettivo “l’inizio delle procedure per un riordino generale della progettazione complessiva, attraverso la formulazione di più ipotesi realizzative, subordinatamente alle necessarie intese con il ministero della Difesa”.
Come a dire che, nonostante le simulazioni grafiche dei progetti presentati alla popolazione di Mattarello due anni fa, il futuro dell’area è ancora tutto da stabilire. A suggellare il tutto, il segreto militare, che impedisce, come già successo per il nuovo carcere di Spini di Gardolo, di conoscere meglio le intenzioni dell’amministrazione pubblica.