Università, guerriglia a Roma: assalto ai blindati, poliziotti feriti. Proteste violente degli studenti. La diretta

Assalto ai blindati, sassi e mazze contro gli agenti, guerriglia in pieno centro: il 30 novembre è scattata “l’ora X” per l’università italiana e gli studenti non sono rimasti a guardare, anzi. Mentre alla Camera è approdato il disegno di legge Gelmini, nelle strade si è riversata la rabbia degli universitari. Epicentro della protesta è stata Roma, dove gli studenti hanno provato a ribaltare alcuni mezzi delle forze dell’ordine e i poliziotti hanno reagito caricando i ragazzi. Per il momento, il bilancio è di alcuni poliziotti feriti e di un fermato.

Un primo “successo” per gli studenti era arrivato intorno alle 12:30, quando il governo è stato battuto nell’Aula della Camera su un emendamento del Fli all’articolo 19 della riforma dell’Università, relativo agli assegni di ricerca. Il testo, su cui c’era il parere contrario di governo, commissione e commissione Bilancio, è stato approvato con 277 sì e 257 no.

Con questo emendamento, proposto dal finiano Fabio Granata, la commissione che valuta i progetti dei candidati e formula la graduatoria per l’assegnazione degli assegni di ricerca, se intendera’ ricorrere a esperti revisori esterni all’ateneo dovra’ farlo senza ”oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica”. La formulazione iniziale diceva ”senza oneri nuovi o maggiori oneri”.

L’approvazione in seconda lettura del Ddl Gelmini è prevista in giornata: se non sorgeranno ostacoli il voto è calendarizzato per le 20.

E’ stato poi inasprito e approvato alla Camera l’emendamento anti parentopoli. La Commissione Cultura, su richiesta del ministero dell’Istruzione, ha elaborato un sub emendamento all’emendamento proposto dall’Italia dei Valori contro il formarsi di dinastie nelle università. L’Idv chiedeva che non venissero chiamati da un ateneo coloro che avessero un grado di parentela, fino al terzo grado compreso, con un professore appartenente alla stessa università. La Commissione ha chiesto e ottenuto che non vengano chiamati professori con grado di parentela ”fino al quarto grado compreso con un professore appartenente al dipartimento o struttura che effettua la chiamata ovvero con il rettore, il direttore generale o un consigliere di amministrazione dell’ateneo”. Anche Fli ha votato a favore dell’emendamento.

23:30, Palermo. Si e’ appena conclusa l’assemblea degli studenti che in serata hanno occupato l’aula consiliare del Comune di Palermo. I ragazzi, un centinaio, hanno deciso di passare la notte a sala delle Lapidi. All’assemblea hanno partecipato studenti delle tre facolta’ universitarie occupate (Scienze politiche, Lettere e Scienze) e anche rappresentanti di circa 40 scuole superiori. L’assemblea ha stabilito di continuare l’occupazione delle facolta’ e delle scuole fino al 14 dicembre, data in cui la Camera votera’ la mozione di sfiducia al governo.

22.31, Bari. Studentesse e studenti del Liceo Classico statale ‘Socrate’ di Bari hanno occupato l’edificio centrale della scuola in Via Tommaso d’Aquino. L’iniziativa e’ stata presa nell’ambito della protesta contro la riforma dell’ universita’ approvata qualche ora fa dalla Camera. I manifestanti rendono noto di aver occupato la scuola perche’ ritengono sia ”l’ultima azione dimostrativa forte che gli studenti hanno possibilita’ di mettere in campo”. Il ddl del governo – secondo gli studenti del Socrate – ”e’ la parola fine sul futuro di milioni di studentesse e studenti”. ”Abbiamo deciso di occupare – si aggiunge in una nota – perche’ non intravediamo nessun altro tipo alternativa , contro un governo sordo e mistificatore. Crediamo che il diritto allo studio di cui molti si fregiano paladini, verra’ mortificato con questa riforma, come lo e’ gia’ stato con molte altre precedenti. In Puglia la regione non ha avuto possibilita’ di stanziare un solo euro per la nuova legge regionale che rimane solo su carta. Molti di noi studenti sono costretti a pagare diverse centinaia di euro l’anno per i libri, per i trasporti, per le mense. Molti di noi lavorano il pomeriggio per cercare di sopperire alle spese che lo studiare richiede. Molti di noi rischieranno di non andare all’universita’ perche’ le tasse aumenteranno e i corsi diminuiranno. Siamo stanchi di dover delegare a qualcuno di decidere del nostro futuro, per questo oggi con questa occupazione siamo convinti di riprendercelo”.

21:09, Pisa. E’ stata riaperta alle 20.30 la circolazione stradale sul tratto tra Pisa centro e Livorno dell’autostrada A12, rimasto interrotto al traffico per circa tre ore in seguito alla manifestazione di circa 7 mila studenti universitaria. Attraverso l’Aurelia e la bretella che collega la citta’ all’autostrada, gli studenti hanno raggiunto il casello ‘occupandolo’ simbolicamente per circa mezz’ora. Per motivi di sicurezza, tuttavia, la circolazione in quel tratto di autostrada e’ stata interrotta dal momento che il lungo serpentone degli studenti ha imboccato la bretella, deviando i veicoli in transito su viabilita’ alternative, mentre in autostrada erano state istituite le uscita obbligatoria a Pisa Nord per chi proveniva da nord e a Livorno per chi viaggiava in carreggiata sud. Intorno alle 20.30 si e’ anche sciolto nei pressi dell’aeroporto il corteo degli studenti universitari.

21:01, Unione Universitari. L’Unione degli Universitari non ha ”alcuna intenzione di fermarsi” con le proteste dopo l’ approvazione alla Camera della riforma Gelmini. ”Continueremo questa battaglia – e’ detto in una nota – per portare la società civile sempre più dalla nostra parte. Continueremo a stare sul tetto di architettura a Roma, come sui tetti delle facoltà occupate in tutta Italia. In questo momento sono in corso nelle centinaia di facoltà occupate assemblee per decidere come proseguire la mobilitazione e impedire che la riforma venga approvata al Senato”.

20:42, Trento. Gli studenti trentini in assemblea in serata a Sociologia hanno deciso di proseguire la protesta occupando la facolta’. La decisione e’ stata presa in seguito a un confronto a cui hanno partecipato alcune centinaia di studenti, con ricercatori e docenti. In giornata il rettore, Davide Bassi, aveva accordato agli studenti un’assemblea generale di ateneo per il 15 dicembre.

20:12: Palermo. Alcune centinaia di studenti hanno eluso i controlli all’ingresso del municipio di Palermo e hanno occupato la sala consiliare. L’azione e’ stata compiuta dai ragazzi delle facolta’ di Scienze e di Lettere e da esponenti del coordinamento studenti medi. Gli studenti che hanno occupato l’aula consiliare del municipio hanno detto che terranno un’ assemblea alle 21.30 per decidere con quali forme di lotta proseguire e non escludono di continuare l’occupazione di sala delle Lapidi, dove si era da poco conclusa un’animata seduta del Consiglio comunale che ha portato alla bocciatura dell’assestamento di bilancio. Prima di occupare il Comune, gli studenti avevano per ore bloccato il traffico nei pressi di palazzo delle Aquile, tra la via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele.

19:51, Pisa. Dopo oltre mezz’ora di slogan contro il ddl Gelmini e il governo, il corteo degli studenti universitari ha lasciato il varco autostradale di Pisa centro sull’A12 e si e’ incamminato sulla via del ritorno lungo la bretella che collega l’autostrada all’Aurelia. Ci vorra’ ancora almeno un’altra ora tuttavia prima che il tratto autostradale venga regolarmente riaperto al transito dei veicoli. Finche’, infatti, le migliaia di studenti non saranno tutti usciti dal tratto interessato dal corteo la viabilita’ autostradale restera’ interrotta nel tratto compreso tra Pisa e Livorno.

19:46, Firenze. Lapidi di fronte alla sede del Rettorato fiorentino, una bara con la scritta ‘Universita” ed alcuni ‘officianti’ incappucciati di nero impegnati a celebrare le pubbliche esequie degli atenei pubblici. E’ il flashmob inscenato oggi da alcuni ricercatori per protestare contro la riforma Gelmini nel giorno della sua discussione alla Camera. Sulle false pietre tombali, disposte nella piazza dove ha sede il rettorato per arricchire la performance, l’epitaffio ”Qui giace l’universita’ pubblica”. I ricercatori hanno esposto anche uno striscione con la scritta: ”30 novembre 1786 abolizione della pena di morte in Toscana. 30 novembre 2010 condanna a morte dell’universita’ pubblica in Italia”. Tra le varie iniziative contro il ddl realizzate oggi, anche un incontro a cavallo tra cultura e gastronomia nella facolta’ di agraria, ideato dai docenti della stessa facolta’ e poi ‘adottato’ dal coordinamento d’ateneo, intitolato ‘Saggi e assaggi”. Il docente di Geologia e rappresentante del coordinamento, Marco Benvenuti, spiega che tutto cio’ ”vuole dimostrare esattamente il contrario di quello che il ministro Tremonti ha detto appena qualche settimana fa, e cioe’ che con la cultura non si mangia. Con la cultura, diciamo noi, si mangia eccome, e questa manifestazione ne e’ la riprova”.

19:45, Taranto. Una cinquantina di studenti hanno bloccato per una ventina di minuti il ponte girevole di Taranto, paralizzando il traffico mentre alcuni di loro hanno avuto una violenta discussione con l’ex sindaco di Taranto Giancarlo Cito, leader della Lega d’azione meridionale che chiedeva di rimuovere il blocco perche’ doveva attraversare il ponte e recarsi fuori citta’ per motivi di lavoro. In particolare, Cito avrebbe litigato con il figlio del consigliere comunale Francesco Voccoli (Prc) e un altro paio di universitari che a suo dire lo avrebbero insultato. In una nota gli studenti del ‘Polo Jonico’ riferiscono di aver subito ”un’aggressione fisica ad opera dell’on.Giancarlo Cito, che ha reagito in modo violento alla nostra manifestazione democratica”. Gli universitari dopo aver incontrato una delegazione della giunta comunale per chiedere l’avvio di un tavolo sul Polo Universitario Jonico si sono recati nella sede di via Acton della Facolta’ di Giurisprudenza e hanno occupato le aule.

19:26, Pisa. L’autostrada A12 e’ chiusa in entrambi i sensi di marcia nel tratto compreso tra Pisa centro e Livorno. Lo riferisce la polizia stradale. Il provvedimento si e’ reso necessario in seguito alla manifestazione di circa 5 mila studenti che stanno protestando contro il ddl Gelmini. Per chi proviene da nord e’ obbligatoria l’uscita di Pisa Nord, all’altezza di Migliarino dove e’ poi possibile proseguire seguendo una viabilita’ alternativa, mentre per chi arriva da sud l’uscita obbligatoria e’ quella di Livorno e anche in questo caso e’ possibile procedere seguendo itinerari alternativi.

19:07, Venezia. Un corteo di alcune centinaia di studenti, terminata la manifestazione alla Stazione di Venezia, ha occupato il rettorato dell’Universita’ di Ca’ Foscari. Per decidere se l’occupazione proseguira’ gli studenti stanno ora aspettando l’esito del voto sul decreto Gelmini,da loro contestato. Alla stazione i manifestanti erano anche saliti sul tetto, esibendo uno striscione contro le politiche del ministro dell’istruzione. Sono invece scesi in serata dal tetto di Palazzo Cappello, sul Canal Grande a Venezia, i ricercatori universitari che vi erano tornati stamattina con uno striscione lungo dieci metri con la scritta ‘Pdl Gelmini no, riforma vera si” e uno piu’ piccolo su ‘Difendiamo la ricerca’. A Venezia si stanno astenendo dalla didattica l’80% dei ricercatori della facolta’ di scienze, piu’ dell’80% e circa il 50% di lingue e lettere, minori le adesioni in altre facolta’.

19:06, Pisa. Il corteo degli oltre 5 mila studenti universitari pisani ha raggiunto, oltrepassandolo, il casello di Pisa centro dell’autostrada A12. Per oltre mezz’ora i manifestanti hanno percorso a piedi gli oltre due chilometri della bretella autostradale che collega la citta’ al casello e il traffico in direzione dell’A12 e’ stato bloccato dalle forze dell’ordine. Una volta raggiunto il casello gli studenti si sono sparpagliati in entrambe le direzioni di marcia all’altezza del varco autostradale.

18:51, Roma. ”Nel giorno in cui si discute a Montecitorio il ddl Gelmini di riforma dell’universita’ e le strade romane sono invase da studenti, Azione Universitaria ha ribadito con un blitz all’Universita’ La Sapienza, la necessita’ di ”approvare quanto prima una riforma indispensabile per il futuro del nostro Paese”. Lo affermano il presidente di Azione Universitaria ‘La Sapienza’ Cristian Alicata e il rappresentante degli studenti nel CdA dell’ateneo capitolino, Giuseppe Romano. ”Calando degli striscioni dalle facolta’ dell’ateneo,abbiamo voluto dare voce alla maggioranza degli studenti che vuol realmente il cambiamento per una università meritocratica ed efficiente. Il provvedimento che porta la firma del Ministro Gelmini – proseguono – punta a riformare in maniera sostanziale il mondo accademico, all’insegna di un valore che noi sosteniamo da tempo: la meritocrazia”. ”Troviamo inoltre assurdo e del tutto contrario agli interessi della comunita’studentesca, il sostegno offerto da molti docenti dell’ateneo alla mobilitazione di questi giorni con la sospensione della didattica sancita in molte facolta’ dell’Universita’ La Sapienza: un comportamento irresponsabile che viola il sacrosanto diritto allo studio degli iscritti all’ateneo. In questo senso, chiederemo al Rettore Luigi Frati – concludono – un intervento tempestivo, per ristabilire il normale proseguimento dell’attività didattica”.

18:44, Roma. Gli studenti stanno lasciando la Stazione Termini dopo avere occupato i binari. Il corteo si sta dirigendo verso l’Universita’ La Sapienza da dove era partito stamani.

18:16, Roma. Agenti di polizia e carabinieri sono arrivati alla Stazione Termini dove gli studenti stanno ancora occupando i binari. Le forze dell’ordine sono in assetto antisommossa. Fuori dalla stazione numerosi blindati.

18:15, Pisa. Oltre 5 mila studenti universitari stanno sfilando in corteo lungo la bretella che collega l’ Aurelia al casello di Pisa centro. Il lungo serpentone di giovani ha letteralmente paralizzato il traffico in uscita a sud della citta’ e si sta ora dirigendo verso il casello autostradale Pisa centro della A12. Gli studenti hanno iniziato a sfilare per le vie del centro nel pomeriggio, dopo l’occupazione dei binari della stazione ferroviaria durata quasi cinque ore, dirigendosi verso l’Aurelia prima e poi verso l’autostrada. La manifestazione si svolge in assoluta tranquillita’.

17:56, Viterbo. Un gruppo di studenti dell’ Universita’ della Tuscia ha cinto ‘d’assedio’ la loggia del palazzo dei papi, nel centro storico di Viterbo. ”La nostra – dicono – non e’ un’occupazione ma un assedio momentaneo, dimostrativo”. Il gruppetto di universitari di varie facolta’, infatti, hanno esposto sotto il loggiato utilizzato dai papi per la benedizione dei fedeli nel XIII secolo uno striscione con la scritta ”Diritto allo Studio”, firmato dal coordinamento studentesco Link Tuscia, sono rimasti li una decina di minuti, hanno scattato alcune fotografie e tolto l’assedio. Terminata l’azione dimostrativa sono tornati nell’aula magna della facolta’ di Beni Culturali, occupata da ieri sera. Intanto prosegue anche l’occupazione del liceo classico ‘Mariano Buratti’. Gli studenti sono raggruppati nella palestra della scuola. Dovrebbero sgombrare questa sera alle 20 per tornare domani mattina, ma molti di loro vorrebbero che almeno una delegazione rimasse nell’istituto per la notte. Domani mattina sono previste altre azioni dimostrative, con l’esposizione di striscioni nei luoghi piu’ rappresentativi della citta’ e ‘l’assedio’ momentaneo di altri monumenti.

17:40, Roma. Sono almeno sei i binari occupati dagli studenti alla Stazione Termini: alcuni Eurostar sono bloccati e non possono partire. I manifestanti si sono sdraiati sui binari, altri urlano dai megafoni ”e’ iniziata l’era del conflitto”. I manifestanti a migliaia hanno invaso la Stazione Termini.

17:24, Roma. Il corteo degli studenti si sta dirigendo verso la Stazione Termini. I manifestanti passano in mezzo alle auto e improvvisano blocchi stradali. Alcuni automobilisti scendono dalle vetture e applaudono gli studenti al loro passaggio.

17:33, Roma. Gli studenti stanno occupando tre binari della Stazione Termini. I manifestanti hanno acceso fumogeni e scandiscono slogan. Il corteo, proveniente da via del Corso, ha raggiunto la Stazione Termini e ha deciso l’occupazione dei binari.

17:07, Roma. Sono state tante le persone, tra turisti e passanti, che si sono rifugiati nei negozi vicino via del Corso per paura di essere coinvolti nelle cariche della polizia contro gli studenti. In via del Gambero, parallela di via del Corso, i poliziotti in assetto antisommossa hanno disperso gli studenti, creando dopo un cordone all’angolo di via della Vite. La situazione in via del Corso e’ ora tranquilla; sulle strade solo tante bottiglie di plastica e un cestino in ferro per l’immondizia rovesciato. Le forze dell’ordine continuano a bloccare ogni accesso verso piazza Montecitorio.

16:42, Venezia. I binari della stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia sono stati bloccati dagli studenti universitari che stanno protestando contro il ddl Gelmini. La circolazione dei treni nel nodo di Venezia, hanno confermato le Ferrovie, e’ al momento paralizzata.

16:12, Roma. ”E’ come Genova, violeremo la zona rossa”. Cosi’hanno detto alcuni studenti nelle fasi concitate degli scontri a Via del Corso a Roma. Gli studenti avevano da poco tentato di ribaltare alcuni blindati.

16:03, Roma. Ci sarebbero dei feriti tra le forze dell’ordine a seguito degli scontri con gli studenti avvenuti a via del Corso. Sempre per gli scontri, secondo quanto si apprende, ci sarebbe almeno un fermato.

15:53, Lecce. Almeno duemila studenti medi e universitari hanno partecipato a Lecce a una manifestazione per le vie cittadine che si e’ conclusa con l’occupazione dell’Anfiteatro romano, nel pieno centro cittadino. Il corteo ha bloccato per l’intera mattinata le vie del centro da viale dell’Università fino alla Prefettura e ha invaso infine piazza Sant’Oronzo, dove si trova l’anfiteatro. Gli studenti hanno sfilato con cori e striscioni, utilizzando anche petardi e fumogeni, ma non si sono registrati scontri. Durante il tragitto, in alcuni punti sono stati strappati i manifesti che erano serviti per annunciare la visita fatta a Lecce lo scorso fine settimana dal presidente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini, che era stato duramente contestato durante la sua visita al rettorato.

15:43, Roma. Forze dell’ordine e studenti si stanno fronteggiando a via del Corso. Dopo un fitto lancio di oggetti verso polizia e carabinieri gli studenti sono arretrati. Le forze dell’ordine ora si trovano davanti ai blindati che prima sbarravano il passo agli studenti. Passanti e turisti guardano a distanza timorosi. Qualcuno riprende la scena con i cellulari

15:37, Roma. Scontri tra studenti e forze dell’ordine in via del Corso, a Roma. Poliziotti e carabinieri hanno caricato gli studenti che avevano assaltato due blindati. Gli studenti hanno lanciato pietre e bottiglie contro le forze dell’ordine che hanno risposto con manganelli e lacrimogeni.

15:35, Roma. Mazze e pietre per assaltare un blindato. Cosi’ gli studenti stanno tentando di forzare il blocco di blindati in via del Corso, a Roma. Ad essere presi di mira due mezzi che sbarrano il passo verso piazza Montecitorio.

15:26, Roma. Gli studenti in corteo stanno tentando di ribaltare i blindati che sbarrano via del Corso bloccando l’accesso a Piazza Montecitorio. Contro i blindati vengono lanciati fumogeni, petardi, verdura, uova.

15:04, Parigi. Un gruppo di studenti italiani ha appeso uno striscione contro la riforma Gelmini dal tetto dall’Arco di Trionfo a Parigi: ”Da Parigi e’ un no. No al ddl. Riprendiamoci il futuro. Erasmus Parigi”. Gli studenti, tutti Erasmus, sono riusciti a tenere appeso lo striscione per qualche minuto prima dell’intervento delle forze di sicurezza e della polizia. Per evitare che i passeggeri che si trovavano in stazione rimanessero bloccati all’interno, le Fs, assieme alle forze dell’ordine, hanno iniziato ad organizzare un deflusso a piccoli gruppi scortati da personale di assistenza ai viaggiatori, attraverso una uscita decentrata che viene presidiata dalle forze dell’ordine. Si tratta ovviamente di una procedura difficoltosa, poiche’ l’uscita e’ abbastanza decentrata, e di complessa attuazione.

14:58, Perugia. Diverse decine di studenti hanno occupato i binari ferroviari alla stazione di Perugia-Fontivegge, nell’ambito delle numerose iniziative di protesta contro il ddl Gelmini in atto in tutta Italia. La circolazione dei treni, hanno riferito le Fs, e’ ferma dalle 14.30, sia in direzione Terontola, sia in direzione Foligno. I manifestanti sono circa 200.

14:58, Genova. Gli studenti medi e universitari in corteo da stamani per le strade cittadine hanno bloccato nel primo pomeriggio per una ventina di minuti l’uscita di Genova Ovest dell’autostrada, utilizzata per raggiungere il porto ed il centro citta’. Dopo aver percorso le strade del centro, il corteo spontaneo aveva imboccato la Sopraelevata, l’arteria nevralgica per il traffico genovese. Quindi ha proseguito per via di Francia ed ha raggiunto via Cantore con forti disagi al traffico. Gli studenti sono ritornati quindi verso piazza Caricamento, nel porto Antico.

14:55, Bologna. Tafferugli tra studenti, polizia a carabinieri davanti alla stazione, dove il corteo di manifestanti che aveva invaso l’A14 si era diretto dopo avere liberato l’autostrada, facendo un nuovo tentativo di ingresso nello scalo dopo quello, impedito con cariche delle forze dell’ordine, fallito durante la manifestazione del 25 novembre. Gli ingressi e le uscite della stazione sono stati chiusi per ragioni di sicurezza. A Parma analoga manifestazione ha interrotto la linea convenzionale (la Tav non e’ stata sfiorata) della linea Bologna-Milano per un’analoga manifestazione degli studenti.

14:22, Torino: studenti bloccano la tangenziale. Uno dei più trafficati accessi alla tangenziale di Torino, in corso Regina Margherita, è stato bloccato nel primo pomeriggio da alcune centinaia di studenti che protestano contro la riforma Gelmini. Ma sulla tangenziale la circolazione non è interrotta, precisa la Polizia stradale. Si tratta di uno spezzone del corteo che si è diviso in due tronconi: il secondo si è diretto verso la stazione ferroviaria di Porta Nuova con lo scopo di bloccarla. In numerosi punti della città il traffico è fermo. Vi sono stati anche diversi momenti di tensione tra i manifestanti e gli automobilisti.

14.10, Palermo: gli studenti nella sede Rai. Un gruppo di studenti in sciopero contro la riforma Gelmini è entrato nella sede di Rai Sicilia in viale Strasburgo chiedendo di far conoscere le ragioni della protesta. Hanno incontrato prima il direttore della struttura e poi alcuni giornalisti. I ragazzi hanno manifestato pacificamente i motivi dello sciopero e alla fine sono andati via mentre in viale Strasburgo intervenivano pattuglie della polizia.

13:49, Bologna: studenti liberano la A14. Si è concluso a Bologna il blocco dell’autostrada. Dopo aver percorso un paio di chilometri, sotto una pioggia battente, la manifestazione anti Gelmini è uscita dal tratto cittadino dell’autostrada A14, che stava occupando contro il Ddl. Gli studenti, circa 7.000, hanno imboccato lo svincolo per l’uscita per il casello di Bologna Arcoveggio, e dopo essere transitati anche su un tratto della tangenziale sono definitivamente usciti. Inizialmente il corteo aveva invaso entrambe le carreggiate. Poi la marcia è proseguita in direzione Nord, a quel punto solamente su una. La manifestazione ha incrociato gli automobilisti, fermi, nella direzione opposta. Il traffico, infatti, era stato precedentemente in parte deviato e poi fermato dalle forze dell’ordine. Alcuni camionisti hanno suonato il clacson in appoggio al corteo. Interrotta l’occupazione, la manifestazione sta facendo ritorno verso il centro della città, percorrendo via di Corticella.

143:40, Padova: treni bloccati. Gli studenti di Padova sono scesi sui binari della stazione ferroviaria. Gli studenti, alcune centinaia, stamane avevano dato vita a cortei di protesta lungo le principali vie della città per poi dirigersi verso la stazione ferroviaria. Il corteo, invece di sciogliersi, è entrato in stazione e gli studenti sono scesi sui binari. Un’analoga iniziativa a Mestre. Trenitalia, alla luce del blocco ferroviaria, ha comunicato che il piano del traffico ferroviario è  in progressivo cambiamento per permettere ai treni di viaggiare. Convogli, al momento, sono stati dirottati lungo le linee che passano per Treviso e Castelfranco con disagi per i viaggiatori e ritardi stimati fino ai 90 minuti.

13:26, Roma, studenti verso piazza Montecitorio. Un fitto lancio di uova, verdura, petardi e carta igienica sta bersagliando i blindati che sbarrano il passo agli studenti giunti vicino a Montecitorio. Il corteo è arrivato in via in Aquiro ma è stato bloccato da due blindati delle forze dell’ordine. A quel punto il lancio di uova e altro e il grido di ”Dimissioni” e ”Via la polizia”. Molti i petardi lanciati verso piazza Montecitorio. I manifestanti stanno arrivando al Pantheon e puntano verso Montecitorio. Gli studenti che aprono il corteo hanno i caschi in testa e ribadiscono di ”volere raggiungere piazza Montecitorio”.

13:16, Bologna: escrementi alla sede del Pdl. Una trentina di chili di escrementi, portato in sacchetti di plastica, sono stati gettati da un gruppo di manifestanti all’interno della sede del Pdl di via Santo Stefano, nel pieno centro di Bologna, di cui era stata rotta la vetrina. L’episodio sarebbe stato compiuto dallo Spazio sociale studentesco.

13:00, Palermo: studenti nella cappella palatina. Anche la Cappella Palatina, la basilica all’interno di Palazzo dei Normanni, è finita nel mirino delle proteste contro la riforma Gelmini. Stamane intorno alle 11 decine di studenti universitari come normali turisti, hanno pagato il biglietto d’accesso per la visita della Cappella, situata dentro il complesso che ospita anche l’Assemblea Regionale Siciliana. Una volta all’interno, i giovani hanno esposto al primo piano dell’atrio, dove c’è la porta d’ingresso della Cappella, due striscioni con la scritta ”Non metterete i nostri cervelli in cassa integrazione”.

12:55, Cagliari, studenti bloccano l’autostrada. Dall’occupazione alla marcia: circa 300 studenti dell’Università di Cagliari si sono mossi in un corteo non autorizzato per le vie del centro cittadino per protestare contro il ddl Gelmini. I manifestanti si sono spostati prima in piazza Yenne e poi in via Roma dove stanno bloccando il traffico all’altezza del Municipio. Una parte dei ricercatori dell’Ateneo cagliaritano si trova invece alla manifestazione nazionale a Roma.

12:49, Bergamo, studenti sui tetti. Studenti sul tetto di una scuola anche a Bergamo, dove questa mattina sono state organizzate due iniziative per protestare contro il disegno di legge del ministro Gelmini, al vaglio del Parlamento. Una ventina di ragazzi, al termine di un corteo lungo le strade della città, sono saliti sul tetto dell’istituto tecnico industriale Giulio Natta e hanno calato quattro striscioni di protesta contro la riforma, tra cui uno che recita: ”Ci vogliono ignoranti, ci avranno ribelli”. Il corteo era partito dalla stazione ferroviaria di Bergamo e aveva bloccato per una decina di minuti il traffico in pieno centro cittadino, prima di spostarsi nei pressi del polo scolastico di via Gavazzeni, dove l’iniziativa si è conclusa con gli studenti sul tetto e l’esposizione degli striscioni.

12:49, Bologna, occupata l’autostrada. A Bologna la protesta anti Gelmini ha bloccato l’autostrada. Il corteo, alcune migliaia tra universitari e studenti delle superiori, è entrato, passando dal casello della Fiera, nel tratto cittadino dell’A14, invadendo entrambe le carreggiate. La circolazione era stata precedentemente deviata dalla polizia.

12:43, Pisa, stazione occupata. Gli studenti che protestano contro il ddl Gelmini hanno occupato i binari alla stazione di Pisa, con conseguente blocco del traffico ferroviario. Ad ‘invadere’ la stazione sarebbero stati centinaia di giovani. Gli studenti stamani a Pisa hanno dato vita a un corteo lungo il centro della città toscana, mandando il traffico in tilt.

12:32, Cosenza: studenti sull’autostrada. Circa duemila studenti dell’Università della Calabria hanno bloccato lo svincolo di Cosenza Nord dell’autostrada Salerno Reggio Calabria. Gli studenti, che stanno occupando anche il rettorato e l’aula magna dell’Università, stamani si sono ritrovati nel campus e poi hanno poi hanno dato vita ad un corteo che si è diretto verso l’imbocco dell’autostrada, distante pochi chilometri dal campus e lo hanno occupato.

12:22, Napoli: lanci di uova e sacchetti di rifiuti. Lanci di uova, sacchetti di immondizia e vernice rossa contro il portone della sede dell’Unione degli industriali di Napoli, in piazza dei Martiri. A effettuarli alcuni manifestanti che fanno parte del corteo contro la riforma dell’Università. Il portone è chiuso ed è presidiato dalla polizia in assetto antisommossa. I manifestanti si sono spostati da piazza dei Martiri alla vicina piazza Vittoria dove e’ in corso un blocco stradale.

11:50, Genova: scontri tra studenti e polizia. Momenti di tensione, manganellate e brevi scontri con le forze dell’ordine davanti alla Prefettura di Genova durante la giornata di protesta organizzata dagli studenti medi e universitari. I manifestanti hanno gridato ”dimissioni”, ”Berlusconi mafioso” e altri insulti al governo davanti alla prefettura e lanciato oggetti, uova e fumogeni contro poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa. Alcuni tra gli organizzatori hanno cercato di riportare la calma, bloccando i manifestanti più esagitati, mentre le forze dell’ordine tiravano qualche manganellata. Quindi il corteo proveniente da piazza Caricamento ha ripreso la strada andando verso piazza Corvetto. Tra gli slogan del corteo ”Contro la crisi del padrone lotta di classe rivoluzione” e ”sciopero generale”.

11:44, Napoli, vernice rossa al Cepu. Vernice rossa contro l’insegna del Cepu, in via Chiatamone, a Napoli. L’hanno lanciata alcuni manifestanti che stanno prendendo parte al corteo contro la riforma Gelmini. Vengono urlati anche slogan contro il ministro dell’Istruzione, tra cui ‘sanpietrini contro la Gelmini’.

11:41, Palermo, città paralizzata. Il centro storico, la zona dei palazzi della Regione e dell’Ars, le principali arterie commerciali, sono percorse dai vari cortei degli studenti medi e degli universitari che stanno realizzando il ”blocchiamo tutto day”. Il traffico è in tilt. Migliaia di studenti si trovano in via Volturno, a Palazzo d’Orleans e stanno confluendo verso la Cattedrale per percorrere corso Calatafimi con l’intenzione di andare a bloccare l’autostrada Palermo-Messina-Catania-Trapani. Il coordinamento degli studenti medi afferma che per le strade ci sono circa 50 mila studenti. Stime delle forze dell’ordine parlano di diecimila persone. I giovani di ”Azione Universitaria” sostengono invece che ”la stragrande maggioranza degli studenti non va ai cortei guidati dai baroni e soltanto mille studenti, su oltre sessantamila iscritti all’ateneo di Palermo, hanno aderito alla manifestazione di questa mattina”. Azione Universitaria annuncia ”una campagna capillare in tutte le facolta’ dell’ateneo di Palermo per spiegare agli studenti i veri effetti che la riforma avrà sull’università.

11:41, Napoli, lo striscione in ricordo di Monicelli. Uno striscione in testa al corteo degli universitari che stanno sfilando per le strade di Napoli e’ stato dedicato allo scomparso regista Mario Monicelli. ”Caro Mario, la faremo sta rivoluzione”, è stato scritto dai manifestanti. Un nuovo lancio di sacchetti di rifiuti è stato effettuato dagli studenti. In precedenza l’immondizia era stata buttata davanti all’ingresso del palazzo della Provincia di Napoli. Ora il lancio è avvenuto contro l’entrata della sede della Regione Campania, a Palazzo Santa Lucia.

11:40, Venezia: assediata la stazione di Mestre. La protesta degli studenti veneziani contro la riforma dell’Università targata Gelmini ha portato all’assedio della stazione ferroviaria di Mestre con forti ripercussioni sul traffico ferroviario. Circa 500 ragazzi si sono posizionati lungo le banchine dei binari ”1”, ”2” e ”3”, in genere dove transitano i convogli passeggeri principali a cominciare dagli Eurostar. Circostanza che ha fatto decidere di rallentare l’ingresso in stazione dei treni e il il dirottamento di numerosi convogli sugli altri binari per motivi di sicurezza. I giovani sono giunti in stazione in parte, circa 200 persone, dopo un corteo nel centrale Corso del Popolo di Mestre, mentre gli altri hanno raggiunto la stazione dopo essere sfilati in centro storico ed aver preso il treno nella stazione lagunare di Santa Lucia.

11:38, Udine e Trieste. Un corteo non autorizzato di ricercatori e studenti contro la riforma dell’Università ha creato disagi al traffico a Trieste. I manifestanti, dopo aver sfilato all’interno del campus dell’ateneo giuliano – ricevendo il saluto del rettore Francesco Peroni – sono scesi verso il centro della città, occupando la carreggiata, sorvegliati a vista dalle forze dell’ordine. Lungo il percorso il traffico di automobili e mezzi pubblici è stato costretto a fermarsi per lasciare passare la manifestazione. In piazza Oberdan, ai piedi del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, un gruppo di studenti e ricercatori ha organizzato un presidio, che si sposterà nel primo pomeriggio in piazza dell’Unita’ d’Italia, nei pressi della Prefettura. A Udine, studenti e ricercatori hanno invece organizzato un presidio con un maxischermo per seguire in diretta i lavori parlamentari sul ddl Gelmini. Uno striscione e’ stato appeso sull’edificio del Municipio, con la scritta ”Gli atenei come Pompei”.

11:34, Torino, studenti al Miur. Alcune decine di studenti che partecipavano al corteo contro la Riforma Gelmini per le vie di Torino si sono staccati e hanno effettuato un blitz negli uffici del Ministero del’istruzione università e ricerca (Miur), in via Pietro Micca. Dapprima hanno colpito il portone d’ingresso dell’edificio con un lancio di uova, poi lo hanno sfondato e sono saliti al secondo piano, dove hanno si trovano gli uffici, e hanno sfondato un altro portone rompendo una sbarra. Si sono fermati soltanto davanti ai vetri antiproiettile che proteggono i dipendenti del ministero. Subito dopo sono scesi e si sono ricongiunti al corteo. Sul posto sono presenti gli agenti della Digos che stanno facendo accertamenti e indagini.

11:33, Torino. Stanno paralizzando il centro della città i cortei degli studenti che, stamani, a Torino, protestano contro la riforma Gelmini. I manifestanti sono divisi in due tronconi: gli studenti delle facoltà umanistiche e degli istituti superiori, preceduti da un nutrito gruppo di clown, si sono diretti verso il Rondò della Forca e stanno bloccando Corso Regina Margherita; quelli delle facoltà scientifiche, invece, stanno andando verso la stazione ferroviaria di Porta Susa e stanno bloccando via Cernaia. Si tratta di una tecnica ”a tenaglia” che gli studenti stanno attuando per creare il maggior disagio possibile al traffico cittadino.

11:15, Roma, Montecitorio: l’applauso di Berlusconi a Gelmini. Durante la riunione del Consiglio dei ministri Silvio Barlusconi ha ‘chiamato’ l’applauso per il ministro della Pubblica Istruzione, che sta per affrontare nell’aula di Montecitorio il voto finale sulla riforma universitaria.

11:12, Roma. Le vie di accesso a Piazza Montecitorio sono sbarrate da forze dell’ordine e camionette di polizia e carabinieri. La Piazza è blindata. Via del Corso è ‘sigillata’ a metà, in direzione piazza Montecitorio come piazza Colonna, via in Aquiro e i tanti vicoli che portano a Piazza Montecitorio. Un gruppo di studenti avrebbe tentato di accedere alla piazza ma è stato bloccato. Il corteo partito dalla Sapienza si trova a via Cavour ed è diretto, sottolineano i manifestanti, a Piazza Montecitorio

11:03, Milano, uova contro la Cattolica. Una delle sedi dell’università Cattolica di Milano, in via Carducci (lo studentato internazionale), è stata fatta segno di lanci di uova e di altri oggetti partito dal corteo di studenti che stanno sfilando per le vie del centro cittadino manifestando contro il decreto Gelmini. Dal corteo sono partiti una serie di cori che inneggiano alla scuola pubblica e contestano il finanziamento delle scuole private.

11:03, Napoli. E’ appena partito, da piazza del Gesù, a Napoli, il corteo degli studenti delle scuole medie superiori e universitari indetto per protestare contro il provvedimento di riforma dell’Università del ministro Gelmini che, in serata, sarà sottoposto al voto della Camera. Sacchetti di immondizia sono stati gettati davanti all’ingresso del palazzo della Provincia di Napoli e il lunotto posteriore di un’auto della polizia sfondato dai dimostranti dinnanzi all’ingresso della Questura in via Medina. Il fiume di studenti è diretto alla sede di Confindustria, in piazza dei Martiri. La manifestazione è una delle due programmate per oggi. La seconda partirà dall’Università Federico II al termine di un’assemblea, attualmente in corso.

10:58, Venezia. Contro la riforma dell’Università del ministro Gelmini, in attesa di notizie dal Parlamento, è ripresa stamane anche a Venezia la protesta di docenti e studenti. In centro storico, sulla terrazza (altana) di Palazzo Cappello che si affaccia sul Canal Grande, si alternano, una ventina tra ricercatori, precari e studenti. Palazzo Cappello, sede degli studi euroasiatici di Ca’ Foscari, è stato sede della protesta già ieri. Sulla facciata è stato steso lo striscione ”Ddl gelmini no riforma si”’, scritto in rosso e blu come la vecchia matita per correggere i compiti in classe. Verso il tetto, invece, è comparsa su un lenzuolo bianco la scritta che recita ”difendiamo la ricerca”. In terraferma, lungo il Corso del Popolo di Mestre, circa 200 studenti delle scuole medie superiori hanno sfilato con musica a tutto volume, slogan e striscioni contro il Ddl Gelmini. Tra le scritte ”blocchiamo la riforma” e ”rovinate la scuola, distruggete il futuro”.

10:57, Brescia. Mattinata di tensione a Brescia per le manifestazioni contro la riforma Gelmini sfociate in scontri in piazza Loggia e nell’occupazione dell’aula magna della facoltà di Economia e Commercio. Intorno alle 10 il corteo degli studenti ha cercato di forzare il cordone di sicurezza che si trovava di fronte a palazzo Loggia, per entrare nella sede dell’amministrazione comunale. Ne sono nati dei tafferugli in cui i manifestanti hanno lanciato bottiglie contro le forze dell’ordine e gli agenti hanno fatto ricorso al manganello. Un giovane e’ stato fermato. Poco dopo, gli studenti si sono spostati nella facoltà di Economia dove attualmente si trovano.

10:54, Genova. Dicono di voler bloccare infrastrutture e trasporti gli studenti medi e universitari, che in oltre 3 mila, stamani sono partiti in corteo da piazza Caricamento con lo striscione ”Ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città – studenti in lotta”. Nel corteo, con studenti medi di tante scuole genovesi in autogestione nelle scorse settimane, universitari e ricercatori precari appare una mano gigantesca fatta dagli studenti del liceo Barabino ”che si riprende il futuro” come spiegano i giovani. C’è anche un mezzo busto di cartone con le scritte: ”La riforma Gelmini ci taglia le gambe” e ”Gelmini ci vuole cretini”. In tarda mattinata nel cortile del rettorato verrà seguita la diretta della discussione alla Camera della riforma Gelmini, grazie a un megaschermo installato dai ricercatori precari.

10:50, Bari. Più di 600 studenti delle facoltà di Scienze politiche, Giurisprudenza, Lettere e filosofia e Scienze della formazione stanno partendo in corteo da piazza Umberto, nel centro di Bari, per protestare contro il ddl Gelmini sulla riforma dell’Università, che potrebbe essere approvato oggi. Gli studenti si incontreranno con un altro corteo studentesco del Campus, composto da altre 600 persone, alle quali potrebbero aggiungersi studenti delle scuole superiori di Bari. ”Dovremmo presto essere alcune migliaia – hanno spiegato gli organizzatori all’ANSA – e riusciremo a bloccare la città: ieri abbiamo occupato solo un ponte, ma oggi faremo di più”. Gli studenti hanno intenzione di entrare verso le 14 nel teatro Petruzzelli di Bari, per srotolare uno striscione dall’interno dell’edificio. Intanto alla facoltà di Agraria di Bari sta per iniziare un consiglio straordinario di facoltà, ”indetto – spiegano gli studenti – dal rettore dell’università di Bari, Corrado Petrocelli”.

10:49, Milano, studenti alla stazione Garibaldi. Anche la stazione Garibaldi delle Fs, quasi contemporaneamente a quella delle Ferrovie Nord di Cadorna, è stata oggetto di una breve forma di occupazione da parte di alcuni studenti legati alle manifestazioni in corso a Milano contro il ddl Gelmini. Alcune decine di studenti che si trovavano in transito da Garibaldi in attesa di riunirsi al corteo che sta sfilando per le vie del centro, poco dopo le 10, sono scesi su alcuni binari, che hanno poi liberato ”dopo una decina di minuti”.

10:47, Roma. ”Quale futuro tra questo macerie”. Dietro questo striscione migliaia di studenti, medi e universitari, sono partiti dall’università La Sapienza di Roma, diretti a Montecitorio per protestare contro i tagli all’istruzione e il ddl Gelmini che potrebbe essere approvato oggi alla Camera. Molti studenti delle scuole superiori sono arrivati in corteo e con i mezzi pubblici per raggiungere la Sapienza e partire con gli universitari. Altri piccoli cortei spontanei erano già partiti alla spicciolata diretti sempre a Montecitorio.

10:48, Brescia, scontri a piazza della Loggia. Mattinata di tensione a Brescia per le manifestazioni contro la riforma Gelmini sfociate in scontri in piazza Loggia e nell’occupazione dell’aula magna della facoltà di Economia e Commercio. Intorno alle 10 il corteo degli studenti ha cercato di forzare il cordone di sicurezza che si trovava di fronte a palazzo Loggia, per entrare nella sede dell’amministrazione comunale. Ne sono nati dei tafferugli in cui i manifestanti hanno lanciato bottiglie contro le forze dell’ordine e gli agenti hanno fatto ricorso al manganello. Un giovane è stato fermato. Poco dopo, gli studenti si sono spostati nella facoltà di Economia dove attualmente si trovano.

10:38, Milano, studenti alla stazione Cadorna. Gli studenti che stanno sfilando a Milano per il No Gelmini Day hanno occupato per una ventina di minuti i binari della stazione Cadorna causando il ritardo di alcuni convogli. Alcuni giovani si sono stesi sui binari fino all’arrivo delle forze dell’ordine, ma la manifestazione si è conclusa senza alcuno scontro e gli stessi studenti sono poi usciti dalla stazione per riunirsi al corteo principale che ora sta sfilando lungo via Carducci intonando slogan contro il governo.

10:36, Roma, traffico in tilt. Traffico in tilt nel centro di Roma per i cortei studenteschi diretti verso Montecitorio. La circolazione nel centro storico è seriamente compromessa dai piccoli cortei spontanei degli stessi studenti e dai blocchi stradali predisposti dalle forze dell’ordine. I mezzi in transito su via del Corso e nelle strade limitrofe, principalmente furgoni e camion di fornitori diretti verso gli esercizi commerciali di zona, sono stati deviati su percorsi pedonali piazza Fontana di Trevi, solitamente isola pedonale, è stata per forza di cose aperta al traffico. La piazza e le strade che circondano il monumento settecentesco, di solito precluse alla circolazione di mezzi a motore, sono state dunque invase da moto e auto, provocando lo stupore dei turisti.

10:33, Roma, Montecitorio. In un Palazzo Montecitorio presidiato in massa dalle forze dell’ordine per le annunciate manifestazioni di studenti l’Aula della Camera ha ripreso l’esame della riforma dell’Università. Il via libera sul testo, secondo accordi presi in conferenza dei capigruppo, potrebbe giungere oggi. Restano da votare 110 tra emendamenti e subemendamenti, compreso quello presentato dal governo sull’emendamento ‘antiparentopoli’ dell’Idv.

10:22, Milano. E’ partito da pochi minuti a Milano il corteo organizzato dagli studenti delle scuole superiori e dagli universitari contro l’approvazione del decreto Gelmini. Centinaia di giovani sono partiti da largo Cairoli, dove c’è stato il concentramento, e stanno sfilando lungo Foro Bonaparte. Tanti gli slogan contro il ddl Gelmini, il governo, Berlusconi e Tremonti: ”Gelmini, Tremonti e Berlusconi bloccate la riforma e fuori dai c…”. La mobilitazione studentesca si registra anche in altre zone della città, come lungo viale Monza, e gli studenti hanno annunciato un’occupazione della stazione Cadorna. Il corteo è scortato da un ingente numero di uomini delle forze dell’ordine.

9:59, Roma. Due cortei di studenti sono partiti diretti a piazza Montecitorio per protestare contro il ddl Gelmini che oggi va in Aula. Un corteo è partito da Piazza Aldo Moro ovvero dall’Università La Sapienza mentre l’altro da Piazza Trilussa. Altri studenti hanno dato vita in giro per Roma a piccoli cortei spontanei in giro per la città per confluire sempre a Piazza Montecitorio. In alcuni quartiere, come ad esempio nella zona di Corso Trieste, le manifestazioni spontanee stanno creando problemi alla circolazione.

9:55, Torino. Un corteo con centinaia di studenti è partito da Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’Univerisità, occupata da diversi giorni per protestare contro la riforma del ministro Gelmini. Il corteo sta causando disagi e blocchi nella circolazione nel centro cittadino. Alla manifestazione partecipano anche gli studenti delle facoltà scientifiche e del Politecnico.

9:39, Palermo. Cortei in diverse strade per la protesta di studenti delle scuole superiori e delle università contro la riforma Gelmini. L’obiettivo dei manifestanti è portare in piazza oltre ventimila persone e bloccare il capoluogo siciliano mentre alla Camera si discute dell’approvazione del ddl che riguarda l’università. La rete degli studenti medi ha fatto partire due cortei con concentramenti al giardino inglese e davanti alla cattedrale. In programma cortei spontanei, blocchi e azioni diffuse. Non sono escluse occupazioni della stazione e del porto come è già successo giovedì scorso. In campo anche il coordinamento Studenti in movimento, con un corteo formato da una trentina di scuole che partirà da piazza Castelnuovo. E gli studenti di Lettere e Filosofia, che ieri notte hanno ”impiccato” diversi manichini al rettorato, hanno fatto scattare il ”Blocchiamo tutto day”, giornata di blocchi e azioni spontanee. Sono tre i cortei organizzati dagli studenti universitari del ”Coordinamento indisponibili”, che sfileranno per le vie del centro: due partiranno dalla cittadella universitaria, in viale delle Scienze e un altro dalla facoltà di Scienze, in via Archirafi. Tutti poi confluiranno in corso Vittorio Emanuele, all’altezza della cattedrale per unirsi agli altri tronconi della protesta.

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Published by
Maria Elena Perrero