Al via i quiz del test d’ingresso nelle università. Un terno al lotto per migliaia di studenti che presto potrebbe essere però cambiato. Allo studio del Ministero, infatti, c’è l’introduzione di una “prova oggettiva”, ossia un test per gli studenti da fare già all’esame di maturità e che farebbe media con quello universitario.
I dati in mano al ministero infatti, parlano chiaro: i criteri di valutazione all’esame di Stato cambiano molto da Nord a Sud, mostrando un certa indulgenza nel Meridione. Si pensa quindi a una prova unica per gli studenti, della quale si occuperebbe l’Invalsi, l’istituto nazionale di valutazione.
Intanto si va avanti come al solito: domani il test di Medicina, poi Odontoiatria, Veterinaria, Architettura e le professioni sanitarie. Totale degli studenti coinvolti: oltre 90mila.
A far discutere in questi giorni è soprattutto il test d’ingresso a Medicina: manca un criterio unico, per cui il punteggio ottenuto da uno studente può non essere sufficiente in una facoltà, ma in altre sì. “Mi chiedo quanti di noi oggi sarebbero medici se avessero dovuto sostenere i test che sottoponiamo ora ai ragazzi” ammette Gianfranco Gensini, preside della facoltà di Medicina di Firenze.