PRESIDENZIALISMO – Quanto ad una riforma in senso presidenzialista, Veltroni sostiene che «in astratto il presidenzialismo non mi inquieta» ma «se la domanda è se in questo momento in Italia è giusto passare a un sistema presidenziale, rispondo ancora no. Le istituzioni sono figlie della cultura del tempo e in Italia, in questo momento, è necessario rafforzare le istituzioni di controllo».
LEADERSHIP – Veltroni parla anche del Pd e della sua leadership. «Tre milioni e mezzo di persone mi hanno scelto perché sono un dirigente che pensa che la vita sia più ricca della politica, un antidoto al male che vedo in tanta parte della politica italiana: un morboso attaccamento alla dimensione del potere. Non me ne importa assolutamente nulla di quelli che fanno i conti sulle percentuali, sui risultati di questa o di quella elezione». Veltroni confessa che c’è un’unica condizione che gli renderebbe insopportabile continuare ad essere segretario: «Se non potessi continuare a fare il Pd per cui sono stato eletto da tre milioni e mezzo di persone. Ma il problema non si pone».