ROMA – Quello della decadenza, nel suo significato pieno, è un termine che riguarda l’esito di un processo di deterioramento, nel suo significato giuridico, invece, sanziona la preclusione all’esercizio di un diritto da parte del titolare. In ogni caso, processi o vecchiaia che sia, bisogna arrivarci preparati.
Un perfetto vademecum per conservare dignità e rispetto quando ci capiterà di diventare vecchi, o decaduti, ci è stato trasmesso da Jonathan Swift (“When I come to be old”). Anche con l’amara consapevolezza che giorni migliori hanno visto le nostre pupille, l’oggi e il domani possono essere attraversati con stile, se la gloria ci abbandona.
Non sposare una donna giovane.
Non stare in compagnia di giovani, a meno che non lo desiderino davvero.
Non essere irascibile, imbronciato o sospettoso.
Non disprezzare i modi di fare del presente, o lo spirito, le mode, gli uomini, la guerra e così via.
Non affezionarmi ai bambini, o lasciare che si avvicinino troppo.
Non raccontare sempre la stessa storia alle stesse persone.
Non essere avido.
Non trascurare la decenza o la pulizia, per evitare di diventare sgradevoli.
Non essere troppo severo con i giovani ma scusare le loro follie e debolezze giovanili.
Non lasciarmi influenzare e non dare ascolto a servitori disonesti e pettegoli, o ad altri.
Non essere troppo prodigo di consigli e disturbare gli altri solo se lo vogliono davvero.
Chiedere ad alcuni buoni amici di informarmi se infrango o trascuro uno di questi propositi, e in che modo; correggermi di conseguenza.
Non parlare troppo e non di me stesso.
Non vantarmi della mia bellezza di un tempo o della forza o dei favori di cui godevo tra le donne etc..
Non prestare ascolto alle lusinghe, e non immaginare di poter essere amato da una donna giovane ed evitare quelle che sono a caccia di eredità.
Non essere troppo sicuro di me stesso o testardo.
Non fissarmi con l’idea di seguire tutte queste regole, con il rischio di non seguirne nessuna.