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Flat tax e reddito? Alle calende greche, arrivano condono e fine prescrizione mai

Flat tax e reddito? Alle calende greche, arrivano condono e fine prescrizione mai

ROMA – Flat tax e reddito di cittadinanza. Slitta tutto alle calende greche. Dopo, il bilancio pubblico italiano sarà così compromesso[App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] che non ci sarà spazio per niente. Anche perché lo spread, che secondo gli sbrigativi giovanotti oggi al potere in Italia, non conta niente, continua a salire. Si tratta, ricorda Giuseppe Turani in questo articolo pubblicato anche su Uomini & Business, del giudizio che i mercati (da Hong Kong a Los Angeles, migliaia di operatori) danno del nostro paese. E se lo spread, nell’era del cosiddetto cambiamento, invece di scendere, sale è segno evidente che i mercati non approvano tanto quel che dicono (non hanno ancora fatto nulla) Salvini e Di Maio.

Per gli amanti dei conti si può dire che con il governo Gentiloni lo spread era di poco superiore a quota 100 mentre oggi siamo stabilmente intorno a quota 250. In termini pratici questo significa che si pagherà circa l’1,5 in più di interessi sul  nostro debito pubblico. Il tutto, peraltro, è stato ottenuto non grazie a misure straordinarie (e magari discutibili) di finanza pubblica, ma in  base a chiacchiere prive di senso o avventate dei nostri eroi.

Basterebbe che imparassero a stare un po’ zitti, e a lavorare, per farci risparmiare un sacco di soldi.

Questi, inguaribili esternatori, chiacchieroni seriali, sono capaci invece di farci arrivare a quota 500 senza avere ancora preso nemmeno una decisione. Solo a forza di stupidaggini dette su Facebook e in televisione.

E’ il cambiamento.

E’ inutile farla tanto lunga: questo è proprio un governo di imbroglioni. Qualcuno ricorderà le urla di Salvini sulle piazze “Aboliremo la legge Fornero, vergogna massima”. Ebbene, non succederà niente. Le modifiche proposte (la quota 100) non si discostano molto da quanto è già operativo oggi, dopo gli interventi del governo Gentiloni. Di fatto, chi vorrà andare in pensione un po’ prima potrà farlo, con una pensione più bassa, come può fare già oggi.

Il reddito di cittadinanza, che nei comizi doveva essere distribuito a 11 milioni di persone (in pratica tutti gli elettori dei 5 stelle) slitta di un paio d’anni e poi si vedrà. A quel punto, probabilmente, tutti i fari della Bce, del Fondo monetario e della Commissione Ue e delle agenzie di rating saranno sull’Italia (causa eccesso di disavanzo), per cui sarà molto difficile che passi una cretinata come il reddito di cittadinanza.

Anche la flat tax slitta in avanti, rimane quella per le imprese, che esiste già dal 1973, cioè da mezzo secolo.

In sostanza, non accade nulla di quanto era stato promesso in campagna elettorale.

Unica eccezione: grandi investimenti pubblici, soprattutto ai Sud. Nella felice illusione che gli investimenti (realizzati a debito, ovviamente) facciano crescere il Pil in misura tale da ripagarsi. Ma questo può accadere solo in Paesi altamente efficienti, e questo non è il caso dell’Italia e ancora meno del Sud, che non riesce nemmeno a spendere tutti i fondi comunitari che arrivano e che vengono rispediti indietro.

In sostanza, qualche mese di investimenti pubblici e il bilancio italiano sarà talmente compromesso che si riuscirà a stento a pagare gli stipendi (compresi quelli dei deputati del cambiamento) e le pensioni.

In compenso, nessuno degli elettori leghisti e pentacosi vedrà un solo centesimo delle promesse elettorali.

Forse avranno la gioia di poter sparare alle ombre, e ai negher, e di sapere che gli immigrati sono tutti chiusi in moderni campetti di concentramento. Contributo italiano alle problematiche planetarie dell’immigrazione.

Inoltre, sempre che la Corte costituzionale approvi una simile bestialità, ognuno saprà che potrà essere perseguito, per qualunque reato, a vita, forse anche dopo morto. Fine della prescrizione.

Però è in arrivo un nuovo condono fiscale.

E questa è una novità assoluta. Bravi.

Published by
Marco Benedetto