Festival di Sanremo che trascina o giornalisti plaudenti simbolo di una categoria che non ha mai dato grandi prove di contestazione endogena?
La domanda viene spontanea guardando questo video girato da Daniele Solavaggione e messo in rete dalla Stampa di Torino. Lo spettacolo è imbarazzante.
I giornalisti accreditati al festival di Sanremo, tutti allineati nei banchi di una sala stampa quasi mostruosa, si dimenano sulle sedie come scimmiette ammmaestrate sulle note di Francesco Gabbani e del suo Occidentali’s Karma. Una ola da stadio. A tanto non arriva nemmeno la più prezzolata delle clacque.
La didascalia che accompagna il video dice:
“Quando sul palco sale Francesco Gabbani, la sala stampa apprezza particolarmente le sonorità di Occidentali’s Karma: tutti muovono le mani e c’è chi si trasforma in uno scimpanzè”.
Il titolo è azzeccato:
“Effetto Gabbani: l’evoluzione inciampa e la sala stampa balla”.
Purtroppo, non si tratta di evoluzione ma di involuzione.
Nessuno può credere che si sia trattato di un moto spontaneo di tutti i giornalisti presenti, all’unisono. Certamente è stata una cosa orchestrata. Deprime pensare che tanti giornalisti così tutti assieme si siano prestati a questa messinscea.
Certo i giornalisti ne raccontano delle belle quando tra di loro si trovano e parlano male dei colleghi. Qui però non sono singolo individui, qui è un cluster di una intera categoria.
Altro che patata bollente…Qui siamo ai cervelli all’ammasso.
Voce da fuori onda: ‘mbé, allora? non è sempre stato così?