Stipendio di Ibra scandaloso? La Francia ci guadagna solo una montagna di tasse

Zlatan Ibrahimovic

ROMA – “Geant” titolava L’Equipe all’annuncio dell’acquisto di Ibrahimovic da parte del Paris Saint Germain. Gigante anche lo stipendio dello svedese, che a ogni trasferimento giura di aver coronato un sogno. Gigante, ma anche “indecente”, “astronomico” sostengono in coro i critici quando si sono accorti che lo sceicco del Qatar gli verserà 14 milioni netti all’anno. Soprattutto tra i ministri del nuovo governo si alza più di un sopracciglio, è indecoroso che un pallonaro guadagni 90 volte di più del presidente della Repubblica Hollande.

Si può discutere, anzi si deve, dell’aggiramento plateale del famoso fair play finanziario tanto invocato dal presidente Uefa, l’ex roi  Michel Platini ( il cui figlio peraltro lavora per una società dello sceicco). Si può discutere, anzi si deve, della balla secondo cui l’ingaggio del famoso top player si ripaga da solo, e infatti, entro due anni Barcellona e Real Madrid faranno bancarotta insieme alle banche che le hanno irresponsabilmente foraggiate (sostiene l’economista del momento Mino Raiola).

Ma ai francesi, intesi come cittadini e non solo come tifosi, cosa gliene importa se allo sceicco piace spendere cifre scandalose? Invece di lagnarsi inutilmente, i ministri francesi del governo Hollande ascoltino Benoît Hamon, uno alla Bertinotti, uno molto più a sinistra di loro: “Sono felice perché lo svedese pagherà le tasse in Francia”. E che tasse. Se passerà l’innalzamento delle imposte per i ricchi, solo da Thiago Silva e Ibrahimovic l’erario francese incasserà la bellezza di 252 milioni di euro per la durata dei loro contratti. La legge, infatti, imporrà un prelievo del 75% sulla parte eccedente il milione di euro di reddito. A Ibra, a Thiago, a Mino Raiola non interessa, loro hanno già sottoscritto un accordo di salvaguardia: se la legge passa gli oneri fiscali se li intesta la società. Dov’è lo scandalo? Uno zio Paperone che paga s’è trovato lo stesso.

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Warsamé Dini Casali