Nicola Zingaretti è decisamente meglio di Renata Polverini: smentisce meglio e rigira meglio la frittata. Nello scorso luglio Nicola Zingaretti si arrabattò come poteva per nascondere e fare nascondere la notizia che avrebbe aumentato l’Irpref. La notizia fu data da Carlo Picozza su Repubblica, ma lo stesso giornale, nella cronaca di Roma, preferì ignorare e alle centinaia di milioni di euro di buco della Regione Lazio oppose i 45 milioni di prestito in più che Zingaretti riuscì a ottenere dallo Stato.
Ora però il buco non è stato più possibile nasconderlo e allora, annunciando che porterà l’addizionale Irpef del Lazio alla aliquota più alta d’Italia. Mauro Favale su Repubblica informa che
“il Lazio aumenterà l’aliquota Irpef dello 0,6% nel 2015 e di un ulteriore 1% nel 2016”.
Favale è un onesto cronista ma non si trova nel suo articolo traccia del livello cui arriverà l’aliquota della addizionale nel Lazio. Forse è imbarazzo e vergogna nel dare ai lettori una notizia così ferale. Ciò non ha invece impedito a Nicola Zingaretti di annunciare con gioia rabbiosa:
“Abbiamo evitato il crack ella Regione”.
In realtà è tutto un gioco delle tre carte, in cui l’unica certezza è rappresentata dai debiti degli enti pubblici e dalle tasse che i cittadini pagano. Un pensionato con una buona pensione che risieda nel Lazio, alla aliquota marginale del 43 per cento deve aggiungere n altro 3,33% cui la porterà, con lo 0,6% di aumento Nicola Zingaretti e un altro 15% per cento di Letta/Alfano. Alla fine, di cento euro che il suo ente previdenziale gli eroga, gliene resteranno 40.
Non sarebbe stato più semplice parlare chiaro fin dall’inizio? Le feste dei maiali le hanno fatte quelli della destra, o no? Difficile capire ma l’impressione è che l’intreccio di stramberie, in Regione come in Comune a Roma, attorcina tutti i partiti e intreccia azioni di Presidenti e Sindaci in un groviglio indissolubile. Avete sentito quelli del Pd quando espose lo scandalo dei maiali? Avete inteso da quelli del Pd parole di fuoco sui moltepici scandali dell’Atac?
Indebitato fino al collo, però, Zingaretti fa il gran signore e gira a compagno di partito e di fede Ignazio Marino, sindaco di Roma, un pacchetto di milioni che prenderà dalle tasche degli abitanti del Lazio a favore di Roma capitale.
Sono tutte tasse e debiti in più che alla fine rimborseranno sempre i cittadini. Mentre chi sta sotto la magica cupola del potere politico, continua a spendere e spandere senza ritegno.
“Soccorso rosso” era il titolo del Corriere della Sera in riferimento alla solidarietà dimostrata a Marino da una serie di boss del Pd laziale e romano. Ma non è solidarietà solo a parole. Con i soldi degli altri, cioè di noi contribuenti, siamo tutti grandi…