“Il PD lo comanda l’Ingegner Carlo De Benedetti“
altro che
” i D’Alema, i Bersani, i Renzi o i Franceschini, questi personaggi sono gregari, sottoposti, subordinati”.
L’affermazione assai estrema viene da Alessandro Di Battista, deputato del Movimento 5 Stelle, il quale non ha detto queste sprezzanti parole in un seminario di partito ma nell’aula della Camera dei Deputati, nel suo discorso sulla fiducia al Governo Letta la vigilia di Natale. Secondo Alessandro Di Battista, Carlo De Benedetti
“per risolvere i guai delle proprie aziende esattamente come fece Berlusconi nel 94′ scende in politica muovendo i fili di Renzi. Il PD dopo aver salvato le aziende di Berlusconi prova a fare lo stesso con quelle di De Benedetti. Ingegnere, si faccia eleggere, faccia le primarie e venga qui dentro, non mandi i suoi lobbisti o i sindaci assenteisti!”.
Il confronto sembra un po’ esagerato. Che possedere un giornale, in particolare Repubblica, aiuti lo conferma lo stesso Berlusconi che ne ha fatte di cotte e di crude pur di mettere le mani su Repubblica. Anzi, si può dire che proprio il sogno mai realizzato di possedere Repubblica è all’origine di guai di Berlusconi. Un quotidiano come Repubblica vale più di tutte le televisioni: mentre una rete tv conferisce ricchezza, un quotidiano, se usato come una clava, può essere un efficace strumento di potere.
Può aiutare a farti ricevere dove nessuno ti aprirebbe la porta, può aiutare a ottenere favori, può costringere i politici a ascoltarti come un maitre a penser anche se pensano che non capisci nulla. Danni ne può fare e ne ha fatti parecchi. Ma da qui a condizionare un partito ce ne passa.
Secondo Alessandro Di Battista invece
“il PD è in evidente stato confusionale, ha eletto un segretario che dopo essere stato ad Arcore [da Berlusconi] va, regolarmente, negli uffici di De Benedetti a ritirare il compitino. Siete in totale disordine mentale”.