ROMA – “Ridono pure di Renzi a Bruxelles”: Il Giornale “riabilita” Berlusconi. Così ridevano. E continuano a ridere in Europa dei nostri leader in trasferta. Ieri la coppia Merkel-Sarkozy (guarda il video) non riusciva a trattenere sorrisini complici di scherno verso Berlusconi, all’apice del suo insuccesso. Oggi, Josè Manuel Barroso e Herman Van Rompuy (guarda il video), presidenti di Commissione e Consiglio Europeo, replicano il teatrino quando qualcuno gli chiede di Matteo Renzi. “L’Europa non perde il vizio: ridono pure di Renzi a Bruxelles” titola Il Giornale, e non si capisce dove cada l’accento: sulla reiterazione del vizio, o su quel “pure”.
Siamo al mal comune mezzo gaudio. Perché dietro la contestazione del vizietto inopportuno, si legge la soddisfazione a malapena celata per una improbabile riabilitazione retroattiva del fu Cavaliere: come dire, avete visto, poteva esserci pure Superman a spiegare le nostre posizioni, quelli avrebbero riso lo stesso. Sul 3% non si scherza, è tabù, è un “vincolo cieco” (Il Manifesto) anche quando ce lo ricordano con un mezzo sorriso. Il problema è che per metterlo in discussione servono credibilità e autorevolezza: chi l’ha persa, se mai l’avesse avuta, e chi ancora non ce l’ha, se mai l’avrà, abbozza.