
DACCA (BANGLADESH) – Estratta viva dopo 17 giorni sotto le macerie di un palazzo di otto piani. Named Reshma è stata salvata dai soccorritori che continuano a scavare sotto quel che resta del Rana Plaza, alle porte di Dacca, che si è sbriciolato lo scorso 24 aprile dopo che, invano, era stato lanciato l’allarme per delle crepe sui soffitti.
In quel crollo sono rimaste uccise più di mille persone. Ma ci sono ancora molti dispersi. Il salvataggio di Named Reshma ha però riacceso la speranza. La donna è sopravvissuta grazie all’acqua e alle razioni di cibo, per lo più barrette energetiche, che erano state fatte passare tra i detriti nei primi giorni dopo la tragedia, per nutrire i dispersi ancora vivi.
Da sotto i detriti la donna ha risposto alle grida dei soccorritori che stavano per aprirsi un varco in un muro e che precauzione hanno urlato per sapere se c’era qualcuno vivo. “Abbiamo esultato di gioia quando abbiamo capito che c’era qualcuno vivo, ha raccontato un soccorritore, e ci siamo informati sulle sue condizioni”.
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